Il mistero delle sei dita appare in un altro dipinto 

Val Rendena: Franco Manfredi, socio della Pro Loco di Carisolo, e amante dell’arte, ha scoperto l’esadattilia di Cristo nella chiesa di San Vigilio a Pinzolo


di Walter Facchinelli


VAL RENDENA. Il fenomeno “dell’esadattilia”, ovvero della raffigurazione di personaggi sacri con sei dita nell’arte in Val Rendena cresce e si arricchisce grazie a Franco Manfredi, socio della Pro Loco di Carisolo, originario di Casalmaggiore (CR), amante dell’arte e del mistero. Franco Manfredi dapprima ha segnalato il caso del San Giovanni con sei dita nella chiesa di Santo Stefano di Carisolo, poi il mistero della Madonna con sei dita di Massimeno, ora l’esadattilia di Cristo nella chiesa di San Vigilio a Pinzolo. Mentre a Mortaso, il pittore contemporaneo Alberto Mosca di Caderzone Terme, nel 1996 dipinse san Rocco con sei dita.

La chiesa cimiteriale di San Vigilio a Pinzolo risale al X secolo ed è famosa in tutto il mondo per la “Danza macabra” dipinta da Simone Baschènis. Oggi si arricchisce di una nuova rivelazione, che riguarda l’esadattilia in Val Rendena, che qualcuno “bolla” come un “errore”, e chi la pensa come Franco Manfredi che propone un vero e proprio “Dream Team del Mistero” per fare della “Verde Valle” la mèta ideale «del “Turismo del Mistero”».

Franco Manfredi, autore del volume “Lo strano caso delle sei dita”, quando guarda un affresco vede qualcosa che altri in anni e anni di frequentazione non hanno mai notato. Come un moderno Sherlock Holmes si è trovato nella chiesa di San Vigilio a Pinzolo a osservare il Cristo risorto in atto di ascendere al cielo, attorniato da angioletti che lo guardano con stupore e ammirazione, affresco che si trova a destra sulla parete sud, opera di Angelo Baschenis (1450 – 1490).

Stupito afferma: «Anche in questa occasione non posso passare oltre senza contare quante sono le dita del Cristo», le impronte lasciate sulla pietra presentano cinque dita per ciascun piede «tutto normale», ma la sorpresa, ancora una volta, è nel piede destro del Cristo «le dita sono sei!». Per sicurezza Franco Manfredi controlla l’immagine nel libro del professor Giuseppe Ciaghi e la conferma è inequivocabile, vi sono raffigurate sei dita. «La quaterna dell’esadattilia in val Rendena è fatta» e se a questa aggiungiamo gli altri casi nella campagna tra Casalmaggiore e Sabbioneta «c’è anche la cinquina», afferma sorridente Franco Manfredi. Col suo lavoro d’indagine Manfredi punta a risvegliare l’attenzione dei Giudicariesi su questi tesori artistici e intende «mettere in moto la ruota del loro valore culturale, che si riverbera nel valore economico di un turismo legato a chiari esempi di esadattilia nell’arte della Val Rendena».













Scuola & Ricerca

In primo piano