Gli operai Sapes in sciopero solidale per i colleghi della Sicor

Storo. Sciopero spontaneo di un ora ieri mattina per i lavoratori della Sapes di Storo. Non si è però trattato di una protesta per le condizioni di lavoro negli stabilimenti della Valle del Chiese,...



Storo. Sciopero spontaneo di un ora ieri mattina per i lavoratori della Sapes di Storo. Non si è però trattato di una protesta per le condizioni di lavoro negli stabilimenti della Valle del Chiese, quanto piuttosto di un azione volta a dare man forte ai colleghi di una ditta di Rovereto che a metà luglio ha disdetto i contratti a suo tempo stipulati con gli operai.

I dipendenti dell’impresa metalmeccanica giudicariese hanno così inteso manifestare il loro sostegno ai colleghi della Sicor di Rovereto che stanno scioperando da oltre un mese a causa della disdetta unilaterale dei contratti di secondo livello da parte della loro azienda.

Lo sciopero di Storo è solo l’ultimo in ordine di tempo di una lunga serie di proteste andate in scena nel mese scorso in tutto il settore metalmeccanico trentino a favore dei lavoratori della Sicor. In ordine di tempo a prendere parte alla protesta sono state le maestranze della Pama, seguite dai 2 stabilimenti della Dana di Rovereto e Arco, quindi quelle della Bonfiglioli. Solidarietà ai dipendenti della Sicor è stata manifestata anche dagli operai della Metalsistem che a agosto si sono uniti loro nel presidio ai cancelli dell’impresa roveretana. A sostegno dei dipendenti Sicor i lavoratori metalmeccanici trentini e i delegati della Fiom-Cgil hanno avviato una raccolta fondi per la “Cassa di resistenza” in modo da garantire un aiuto anche economico a una battaglia che evidentemente sentono di condividere.

I lavoratori della Sicor chiedono il ripristino degli accordi aziendali assieme a cassa integrazione e superminimi collettivi e anche i loro colleghi giudicariesi sono al loro fianco. S.M.













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