Fondo ex caseificio Darzo: la parrocchia si fa avanti 

Nuovo capitolo nella saga. Il parroco don Andrea Fava ha scritto al Comune per chiedere che sia presa in considerazione per l’assegnazione degli oltre 100 mila €. Turinelli è possibilista


Stefano Marini


Darzo La saga del fondo “ex caseificio” di Darzo si arricchisce di un nuovo capitolo. Un paio di settimane fa il parroco di Storo, don Andrea Fava, ha scritto all'amministrazione comunale a nome della parrocchia di Darzo chiedendo che sia presa in considerazione per l'assegnazione degli oltre 100 mila euro del fondo. Il sindaco di Storo Luca Turinelli gli ha risposto specificando come la parrocchia si fosse già espressa a favore del progetto dell'associazione "La Miniera". Uno spiraglio però c'è. L'amministrazione consulterà anche la popolazione di Darzo, e se questa dovesse bocciare la dazione del denaro a "La Miniera", ecco che i 100 mila euro tornerebbero in gioco per tutti.

La lettera e le richieste

La lettera della parrocchia di Darzo è stata protocollata in Comune lo scorso 8 aprile. Vi si riporta che la parrocchia è informata che l'amministrazione starebbe “predisponendo il rimborso di un capitale in sua custodia, capitale dovuto alla frazione e derivato dall'acquisizione dell'ex caseificio” e di conseguenza chiede “di essere inserita fra gli aventi diritto al rimborso”. Le necessità della parrocchia di Darzo sono numerose, nell'ordine: la “Costruzione di una bussola in legno o in cristallo da installare a protezione dell'ingresso interno principale, ottenendo così un notevole risparmio energetico”, oppure “lavori di messa in sicurezza del piazzale antistante la canonica”, o la “riparazione dell'orologio del campanile” o ancora “eventuali altri lavori di miglioramento e manutenzione delle pertinenze della chiesa”.

La risposta del sindaco

Richieste che però si infrangono contro la recentissima risposta del sindaco Luca Turinelli, in gran parte negativa. Il primo cittadino esordisce dichiarandosi “piuttosto sorpreso” nel vedere la richiesta della parrocchia poiché un componente del consiglio pastorale parrocchiale aveva “sottoscritto una comunicazione pervenuta in municipio alcune settimane prima a nome del progetto DOP di Darzo, ove si chiede di concedere il contributo relativo ai fondi ex caseificio all'associazione La Miniera”. Turinelli prosegue ricordando come non esista di fatto alcun diritto al rimborso di un capitale, poiché i fondi erano rimasti a disposizione degli aventi diritto per 10 anni (erano stati lasciati in banca per evitare eventuali contenziosi), terminati i quali sono stati acquisiti a bilancio dal Comune di Storo. Chiarito ciò, Turinelli specifica che l'amministrazione comunale ha “assunto l'impegno politico di destinare un contributo straordinario di analogo importo (poco oltre 100 mila euro) al progetto che sarà individuato dalla comunità di Darzo, la quale si è fino ad ora espressa proprio mediante la lettera del progetto DOP, pervenuta il 9 febbraio scorso a nome di 9 organizzazioni darzesi (fra cui appunto la parrocchia), nella quale si individua quale idea comune lo sviluppo del sito minerario di Marigole”.

Ciò detto Turinelli non chiude del tutto la porta a progetti alternativi, poiché specifica che “è volontà dell'amministrazione sentire anche il parere della popolazione mediante una consultazione informale da tenersi prossimamente, così da verificare che la destinazione individuata dal DOP sia gradita anche ai concittadini di quella frazione”.















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