Condino, allarme in centro da quella casa cade di tutto 

Borgo Chiese. Edificio da tempo pericolante, l’area di via Lamarmora ieri è stata transennata dopo un sopralluogo di vigili del fuoco e polizia locale. Ma ora potrebbe cedere l’intero sottotetto


Aldo Pasquazzo


Borgo chiese. Già nel dicembre scorso l’area circostante il bar La Villa, nel centro di Condino, era stata transennata a seguito dei ripetuti pericoli che gravavano su quell’area e dovuti alla precarietà rilevata in un edificio immediatamente adiacente, che da anni risulta pericolante. A rilevarlo è il nuovo comandante dei vigili del fuoco di Condino Roberto Pizzini che ieri mattina, assieme al sottoposto Massimiliano Rosa e alle vigilesse del corpo di polizia locale, oltre che a personale dell'uficio tecnico, ha espletato un ulteriore sopralluogo. Adesso spetterà al sindaco Claudio Pucci valutare il da farsi, anche perché il primo cittadino una disposizione sulla base della quale dover intervenire già l’aveva a suo tempo predisposta e firmata. Lo stesso primo cittadino sta comunque valutando la situazione: «Non escludo che di fronte a tale incombenza intervenga da subito il Comune che a sua volta, per quanto concerne le spese varie, si andrà poi a rivalersi sui proprietari». Un ulteriore problema riguarda appunto la proprietà: lo stabile, dove un tempo c’era il laboratorio di sarta e di falegname appartenenti ai compianti fratelli Ezio e Mariadelisola Quatrida, risulta gravato da più proprietari di cui parte abitanti a Condino, Trento città e qualcun altro ancora in Argentina.

L’effetto del maltempo

Sulla reale situazione di quella copertura e i relativi rischi il comandante Pizzini va oltre: «La ricognizione non ha fatto altro che confermare l’esistenza di pericoli. Visionando il sottotetto è possibile percepire i vari rischi non marginali che si potrebbero riproporre qualora le travi, in parte lesionate e pericolanti, dovessero cedere». Stando alla casistica, il caseggiato dovrà essere messo in sicurezza dal fatto che quando vento o maltempo imperversano dalla copertura malandata spesso volano pezzi di tegole, lamiere e calcinacci lungo la strada. Un ulteriore problema è dovuto dal fatto che anche gli altri edifici concatenati sono posti a rischio e pericolo. Ebbene, lungo quel percorso spesso frequentato a ridosso della tratta dove questa stringe, anche qualche posto auto potrebbe risultare a rischio.

I cortili sul retro

Via Lamarmora è di per se trafficata e ora quella forzata restrizione richiama ulteriori attenzioni e magari anche possibili divieti. I pericoli non riguardano solo la strada di transito, ma anche la parte sul retro dove ci sono dei cortili all’interno dei quali esistono gli stessi rischi. «Noi titolari e gestori del bar La Villa – dicono i Poletti - ci siamo da tempo preoccupati e quindi abbiamo fatto presente a chi di dovere l’esistenza di eventuali imprevisti». Più a nord dell’abitato, in prossimità dell'imbocco di via Mulino, un altro stabile, ma di dimensioni più ridotte dove un tempo Savino e Guido Bagattini aggiustavano vetture e camion, risulta in simili condizioni. Lungo lo stesso marciapiede il Comune ha da tempo fatto disporre transenne e cartellonistica, che però potrebbe non bastare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano