Cittadini di Storo in coda per effettuare i tamponi 

Numeri inattesi. La campagna di controlli promossa dalla Apss ha riscosso un successo  andato oltre le più rosee previsioni: ieri aggiunta una seconda squadra per completare il lavoro


Stefano Marini


Storo. Ora che il Covid appare “domato” si dice che nella popolazione non ci sia poi tutta questa voglia di fare i tamponi per verificare la propria positività al virus. Sarà anche vero, ma di sicuro non funziona così a Storo, dove nelle giornate di ieri e di lunedì i cittadini si sono sottoposti a lunghissime code per approfittare della campagna di tamponi gratuiti messa in campo dall’Azienda provinciale servizi sanitari.

Osservati speciali

A fine marzo, nei giorni della grande paura quando la marea montante del Covid sembrava in procinto di tracimare, le Giudicarie e la Valle del Chiese in particolare erano uno dei territori “osservati speciali” in Trentino per l’alto numero di casi rispetto alla popolazione residente. Una volta messa sotto controllo l’epidemia, la Valle del Chiese è stata quindi scelta fra le zone da monitorare con particolare attenzione rispetto alla possibile continuata presenza di soggetti asintomatici. Fra i vari Comuni coinvolti in questa campagna c’erano ovviamente i focolai di Borgo Chiese e Pieve di Bono - Prezzo ma anche le municipalità ad essi limitrofe, fra cui per l’appunto Storo, dove i cittadini hanno risposto con grande entusiasmo alla possibilità di verificare la propria positività al virus, visto che fra lunedì e martedì le strade nei pressi del punto di rilevazione sono letteralmente state prese d’assalto dai veicoli di chi si voleva sottoporre al tampone.

L’informazione paga

Un fattore forse determinante per generare un’adesione così massiccia è da ricercarsi probabilmente nell’intensa attività di informazione che l’ha preceduta. L’iniziativa dell’Apss era infatti stata preannunciata a inizio mese dal Comune tramite i propri canali social e successivamente con una lettera recapitata a tutte le famiglie contenente le indicazioni su modalità e orari con cui presentarsi per la rilevazione.

Il risultato, come detto, è stato ottimo, anzi probabilmente al di sopra delle attese. «L’affluenza degli storesi è stata ben superiore alla media trentina – dice il sindaco di Storo Luca Turinelli – nel resto della Provincia la percentuale dei cittadini disponibili a sottoporsi a tampone volontario si aggira fra il 15 e il 20 per cento degli aventi diritto. Lunedì a Storo si sono invece presentate più di 600 persone sulle 2.000 che avrebbero potuto presentarsi in totale, cioè più del 30%. Anche oggi (ieri ndr) l’afflusso è assai sostenuto, tanto che ho ritenuto necessario sollecitare l’Apss ad inviare una seconda squadra di supporto alle rilevazioni che è arrivata in loco alle 13. Credo che l’Apss avesse tarato i numeri del personale sull’affluenza degli altri Comuni e che siano rimasti sorpresi anche loro dalla risposta dei miei concittadini».

In effetti il tempo d’attesa per ottenere il tanto agognato tampone si aggirava attorno all’ora e un quarto e siccome aspettare in macchina sotto il sole cocente non era propriamente la miglior prospettiva possibile, si è anche provveduto a distribuire bottigliette d’acqua a chiunque ne avesse bisogno.













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