Cade in bicicletta, muore dopo tre giorni 

Raimondo Turri, 63 anni, originario di Pinzolo, aveva lavorato per 30 anni nella filiale di Carisolo della Rurale di Pinzolo


di Elena Baiguera Beltrami


CARISOLO. «Quando Raimondo per esigenze di servizio venne destinato per qualche mese alla filiale di Madonna di Campiglio della Cassa Rurale di Pinzolo – ricorda affranto Arturo Povinelli, sindaco di Carisolo e collega di Turri- qui da noi a Carisolo vi fu una sorta di sollevazione popolare. Tutti lo rivolevano qui alla sua scrivania, in banca. Questo la dice lunga su che persona fosse Raimondo e quanto fosse considerato in paese. Forse dire amato e rispettato è troppo poco. Era un simpaticone con la battuta sempre pronta, anche se nel suo lavoro era molto discreto e professionale. Una persona davvero straordinaria, una grandissima perdita per la nostra comunità».

Raimondo Turri 63 anni, originario di Pinzolo è caduto dalla sua amatissima bicicletta da corsa lunedì a Ragoli, per evitare un pedone. Trasportato in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento è apparso subito gravissimo ed era ancora ricoverato nel reparto di rianimazione quando nella tarda mattinata di ieri è arrivata la notizia della sua morte. Che ha sconvolto tutti. E la comunità di Carisolo, in particolare: Turri era in ottimi rapporti con tutti e per tutti aveva sempre una parola amichevole, una battuta scherzosa.

Raimondo Turri ha condotto la filiale di Carisolo della Cassa Rurale di Pinzolo come unico dipendente per oltre 30 anni e nel luglio scorso è andato in pensione. In sostanza a Carisolo Raimondo era «la banca», una figura d’altri tempi ormai quella dell’impiegato unico, ma una figura professionale che nei paesi di montagna si trova spesso ad avere nelle proprie mani i destini delle famiglie e ad instaurare rapporti così stretti con i compaesani da trasformarsi negli anni in amicizie per la vita. E così è stato per Raimondo, che oltretutto sarà ricordato anche come un grande sportivo: appassionato di sci da fondo (ha disputato forse tutte le edizioni della Marcialonga) e di bicicletta, appena aveva un po’ di tempo libero inforcava la sua bici da corsa sulla quale percorreva decine di chilometri, come aveva fatto anche lunedì scorso. Una lunga pedalata che purtroppo, nel tentativo di non causare danni ad un’altra persona, gli è costata la vita.

Raimondo è cognato di Egidio Bonapace che ha sposato Anna, sorella di Raimondo. Turri lascia la moglie Manuela e due figli, Martina, sposata con due bimbi e Nicolò. E la mamma Amalia.

Tutta la comunità di Carisolo desidera dunque esprimere attraverso il sindaco Povinelli il proprio rincrescimento e tristezza per questo lutto e si stringe in questo difficile momento attorno ai famigliari di Raimondo e al loro incommensurabile dolore.

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