Bocenago si cala nella storia tra vecchi mestieri e usanze 

L’evento di Ferragosto. Domani l’antico borgo rievoca le occupazioni di fine Ottocento  in abiti originali per la gioia di residenti e di migliaia di curiosi. Colpo di cannone alle 14.30


Walter Facchinelli


Bocenago. Domani, nel giorno di Ferragosto, dalle 15 alle 19 l’antico borgo di Bocenago veste i panni della “Vecchia Rendena – come eravamo…quattro passi tra vecchi mestieri e usanze”, grazie al Comitato “Vecchia Rendena”, a Comune e Pro Loco di Bocenago, che coinvolgono moltissimi volontari e sponsor e lo scorso anno ha richiamato ottomila persone.

La manifestazione giunta alla 33esima edizione, apre alle persone che insieme a oltre 270 figuranti in abiti tradizionali scrive un’altra pagina storica di questo pittoresco “villaggio del Passato”, dove sono rappresentati oltre 60 vecchi mestieri, antiche usanze con degustazioni di prodotti tradizionali.

Etnografia intatta

Bocenago rispetto agli altri paesi della val Rendena ha mantenuto intatta la sua caratteristica di antico villaggio di montagna, una vera “capitale dell’etnografia trentina” riproponendo la vita d’un tempo e rievocando tanti vecchi mestieri e occupazioni quotidiane del Passato, con abiti e attrezzi di fine Ottocento. Il sindaco Walter Ferrazza sottolinea «quello che ci fa veramente piacere, è che ogni anno moltissime persone vogliono essere parte integrante della manifestazione e ci chiedono di partecipare indossando vestiti di fine Ottocento».

Struggente la sedia vuota con la valigia per Chicago «a ricordo del giovane Kevin Beltrami scomparso la sera di Pasqua 2018, che per molti anni ha impersonato l’emigrante».

Foto di gruppo

Si parte alle 14.30 con la “foto di gruppo in piazza” e lo sparo del vecchio cannone austroungarico che dà il via alla manifestazione. Alle 16 la parata musicale della Banda comunale di Caderzone Terme, alle 16.30 i balli col Gruppo Asburgico e alle 17 la manovra storica dei Vigili del Fuoco intenti a spegnere un incendio con un’antica pompa azionata a mano e secchi di tela. Immancabili e disseminati per il paese fabbri, arrotini, distillatori, spazzacamini, lavandaie, muratori, boscaioli, carbonai, taglia pietre, tosatori di pecore, portatrici d’assi con un drappello di soldati dei fronti austriaco e italiano, sciatori e guide alpine, donne che fanno filò e bambini a scuola e che giocano come una volta.

Molte attrazioni

Molte le ambientazioni caratteristiche come l’osteria, l’ufficio postale con lo speciale annullo filatelico e la stalla. Nel cuore del paese si possono assaggiare canedarli, polenta, salame e Spressa, castagne, torta di “fraguloc”, strinadìna con olio, vino e zucchero, caffè d’orzo tostato al momento e vino. In “Casa dai Fré” c’è la mostra “degli antichi attrezzi da lavoro” e poco distante si può “Imparare a fare il burro come una volta” iscrivendosi in Pro Loco.

Novità di quest’anno, dalle 14 e fino alle 19, tutti i bus navetta gratuiti che portano i visitatori a Bocenago partono e ritornano da Caderzone Terme località Gal. A chiudere alle 20 santa Messa con processione. Per informazioni consultare il sito www.comune.bocenago.tn.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano