Balbido, il Simposio alla svizzera Levy

BALBIDO. È l'artista svizzera Simona Levy, ma residente a Hohr Grenzhausen in Germania, insieme all’artista locale Gianni Tosi, la vincitrice del Simposio di scultura del Bleggio, giunto alla 30ª...



BALBIDO. È l'artista svizzera Simona Levy, ma residente a Hohr Grenzhausen in Germania, insieme all’artista locale Gianni Tosi, la vincitrice del Simposio di scultura del Bleggio, giunto alla 30ª edizione. L’artista del legno svizzera si aggiudica il Simposio bleggiano davanti ai dieci artisti partecipanti al concorso curato dall'associazione “La ceppaia” di Balbido. «In una opera caratterizzata dal rigore e dalla pulizia formale, impostata sulle linee curve e a spirale, in una tensione verso l’alto che esprime la ricerca di spiritualità, l’artista ha saputo realizzare un’opera di notevole suggestione», questo il giudizio della giuria presieduta dal professor Renzo Francescotti. Un’opera che ha saputo attrarre l’attenzione della giuria e del pubblico, sempre attento alle novità.

Al secondo posto l’artista di Balbido-Flavon, Gianni Tosi, che ”ha saputo sfruttare con mestiere e bravura un tronco di difficile lavorazione, realizzando un’opera in chiave espressionista di notevole vivacità” con “La sagra dei cavalli a S.Giustina.”

Al terzo posto un veterano di Balbido, Ilio Buffa da Cinte Tesino: «L’autore ha scolpito un’opera ammirevole, che esprime con potenza, allo stesso modo realistica e simbolica, in una figura femminile la fatica della vita agro-montanare d’un tempo...»

Segnalazione di merito anche per il duetto Giuseppe Artuso-Renato Borsato, che con l’opera “Il riposo dell’anima” ha profuso un notevole impegno di rara potenza espressiva. Gli altri artisti partecipanti erano Inma Garcia Arribas Riaza (Segovia, Spagna), Livio Recla da Smarano, Enver Rovere da Levico Terme, Gino Taraboi da Ossana, Vladimiro Resdsaro da Ospedaletto.

I dieci artisti del legno si sono cimentati con un tronco ligneo per creare un'opera originale seguendo una propria ispirazione (non c’erano titoli) in quanto come spiega il presidente della Ceppaia Ognibene Grazzi- “si voleva lasciare la massima libertà d’espressione agli scultori...”

Sabato dopo il pranzo al Catinaccio di Rango si è svolto il convegno del trentennale “...dai murales...alla scultura...”, con gli interventi di Luca Bronzini per la parte botanica, Alessandro Togni per la Parte artistica e la storia dei murales in questi 30 anni, “Dal moleta al caregheta”.

Infine la premiazione e i complimenti degli organizzatori. Le opere vincitrici saranno esposte a Rango per cura del Comitato valorizzazione Rango. (g.ri.)













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