Allontanamento profughi Il sindaco: «Una sorpresa» 

San Lorenzo in Banale, la decisione della giunta Fugatti ha creato disappunto «In fumo i progetti di integrazione». Cinzia Parisi (Lega): «Questo volevamo»


di Graziano Riccadonna


SAN LORENZO IN BANALE. Sorpresa ma anche soddisfazione e disappunto ha causato la notizia dell’allontanamento dei profughi da San Lorenzo in Banale. Il destino dei profughi giunti nel Banale ad aprile 2018 sembra segnato, con il trasferimento in altri centri dei richiedenti asilo, 5 su sei: il sesto rimane a San Lorenzo perché ospite di un’abitazione privata. Dopo la partenza dei primi tre, avvenuta nella serata di ieri, la stessa cosa accadrà ai rimanenti due richiedenti asilo, con l’allontanamento dal Banale entro la prossima settimana.

La decisione della giunta provinciale, guidata dal presidente Maurizio Fugatti, come raccontata nell’edizione del Trentino di ieri, comunque già nell’aria da tempo, ha colto impreparati gli abitanti e le istituzioni di San Lorenzo Dorsino, che si stavano attrezzando a rendere l’accoglienza più stabile e duratura. In merito abbiamo sentito il sindaco Albino Dellaidotti: «Come Comune nessuno ci ha avvertito della scelta provinciale di ritirare i profughi. La notizia l’ho letta stamattina sul giornale (ieri per chi legge, ndr) e sorprende perché nessuno ci ha detto nulla. Da notare che i volontari locali stanno da tempo organizzando l’integrazione dei sei profughi, organizzando l’orto e i corsi d’italiano»

L’assessora comunale alle politiche sociali Ilaria Rigotti da parte sua per favorire l’integrazione dei richiedenti asilo stava mettendo insieme una serie di iniziative atte a favorire il dialogo e la maggiore conoscenza dei profughi, provenienti da Ghana, Nigeria, Somalia.

Addirittura, ieri, era già in programma la ripresa dei corsi di italiano che sarebbero stati tenuti da insegnanti locali, resisi disponibili alla bisogna. Valter Berghi, capogruppo di minoranza, esprime il disappunto dei volontari: «Proprio questa settimana dovevano ripartire i corsi, iniziati nel mese di novembre e così strutturati: ogni settimana tre incontri dedicati alla conoscenza linguistica e rispettivamente ad elementi di calcolo, geometria, geografia, per indirizzare i profughi a una maggiore conoscenza del loco».

L’iniziativa si inseriva nel programma giudicariese di inserimento basato sul volontariato che proprio in questi giorni stava muovendo i suoi primi passi. E che ora dovrà essere rivisto.

Soddisfazione invece è espressa da parte della responsabile di zona della Lega, Cinzia Parisi, che a suo tempo - contro la decisione della giunta Rossi - aveva indetto la raccolta di firme contro l’arrivo dei richiedenti asilo raccogliendo alla fine 290 firme contrarie all’arrivo e chiedendo il referendum tra la popolazione: «Come Lega fin dall’inizio abbiamo espresso contrarietà all’arrivo dei richiedenti asilo nel Banale. Noi siamo stati fin da subito al fianco dei cittadini contrari intervenendo con forza per ribadire che quest’accoglienza non era voluta dai cittadini - conclude Cinzia Parisi - Pertanto riteniamo positivo l’allontanamento da San Lorenzo, anche se per motivi prettamente economici, il risparmio in termini di affitti al b&b, L’allontanamento dei richiedenti asilo era proprio quello che volevamo e non abbiamo ottenuto col referendum richiesto!»

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