BONDONE 

Albero crollato e mai rimosso  e recinzione a brandelli al lago

BONDONE. Che cosa sta succedendo nel Comune di Bondone? Da almeno un mese la municipalità chiesana denuncia due problematiche evidenti: una pianta spezzata dal peso della neve caduta a inizio...


di Stefano Marini


BONDONE. Che cosa sta succedendo nel Comune di Bondone? Da almeno un mese la municipalità chiesana denuncia due problematiche evidenti: una pianta spezzata dal peso della neve caduta a inizio dicembre e rimasta lì dove era crollata fino ad oggi senza che nessuno muovesse un dito per rimuoverla anche se impedisce il passaggio all’interno di un parco pubblico. E ancora, le recinzioni che separano l'area del cantiere per la sistemazione della spiaggia che si estende nei pressi della struttura “Idroland” sono da tempo ridotte a brandelli e lasciate in (brutta) mostra in uno dei punti più piacevoli del lago che anche d’inverno richiamano abitanti e turisti.

Bondone è un piccolo Comune, 676 abitanti appena, suddivisi fra Bondone, appunto, che svetta dalle alture che dominano lago e bassa valle del Chiese, e Baitoni, che invece occupa la piana sottostante. Un paio d’anni fa, quando impazzavano le unioni fra Comuni, Bondone non avviò alcun processo di fusione con Storo e in base alla legge finì quindi con l’avviare una gestione associata completa dei servizi con il vicino e con il Comune di Castel Condino. Fra le varie funzioni condivise c’è oggi anche il cantiere comunale. Logico allora chiedersi se la mancanza di interventi su situazioni tanto evidenti per tempistiche così prolungate non dipenda in qualche modo da difficoltà nell'implementazione della gestione associata. Un’ipotesi che il sindaco Gianni Cimarolli nega però risolutamente: «La questione della pianta spezzatasi a dicembre non riguarda il cantiere comunale, che di solito non si occupa di queste cose - afferma Cimarolli - è una faccenda interna al Comune. Dopo la caduta abbiamo lasciato l’albero in loco perché è inverno e il parco non viene utilizzato da nessuno, quindi non da fastidio. Nei prossimi giorni trasformeremo il bene in uso civico, organizzeremo una squadra, taglieremo la pianta e la legna che ne deriverà verrà donata a qualche anziano».

Per Cimarolli il cantiere comunale non c'entra nulla nemmeno con la questione della spiaggia e dell’area di cantiere con le recinzioni a brandelli, anche se la situazione è differente: «Approfittando del fatto che i bacini montani stanno svuotando il letto di alcuni rivi intasati da detriti nel Comune di Borgo Chiese, abbiamo chiesto e ottenuto che il materiale di risulta venisse depositato sulla spiaggia nei pressi del complesso “Idroland” in modo da poterla ampliare e sistemare. I lavori sono fermi per l’inverno ma riprenderanno non appena le temperature torneranno a crescere. Sappiamo che la zona del cantiere è mal ridotta e le reti strappate in più punti, abbiamo avvertito la ditta che se ne occupa e siamo in attesa che venga risistemata la delimitazione dell’area».













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