A Tione l’addio al pretore Monego 

Aveva ricoperto l’incarico in valle per 15 anni. Alle 16 il funerale in arcipretale



TIONE. Si svolgeranno questo pomeriggio alle 16 a Tione i funerali del dottor Marcello Monego che si è spento a 83 anni. Monego era stato prima pretore mandamentale a Tione (dal 1964 al 1979) e successivamente responsabile della Casa Circondariale di Trento e quindi in ultimo notaio in valle. Monego ha lasciato le figlie Michela e Francesca e diversi nipoti.

Di origini venete era da subito riuscito ad instaurare un buon rapporto e farsi comprendere e benvolere dalla gente delle Giudicarie. A gestire la cancelleria e anticamera del giudice era il fidato di Paganelli che casistica, cavilli e procedure dei due codici le conosceva a mena dito.

Da magistrato Monego - e quel provvedimento aveva suscitato rumore e notizia - agli anni ’70 accolse il ricorso presentato della Associazione pescatori circa un presunto inquinamento delle acque del fiume Chiese da parte delle Cartiere Trentine di Condino. Sulla scorta degli elementi raccolti il dottor Monego aveva disposto in via cautelare ordinanza di chiusura dello stabilimento per alcuni giorni. A sbloccare la situazione, dietro dovute garanzie e rassicurazioni su scarichi e fuoriuscite d'acqua dallo stabilimento, fu l’allora il presidente della Provincia Bruno Kessler sollecitato a intervenire da parte del sindaco dell'epoca, Modesto Mazzocchi, e dal presidente dello stesso gruppo cartario avvocato Armando Paris.

«Come magistrato era umano, obiettivo e coerente e non si faceva certamente condizionare da nessuna parte politica» , dicevano allora di lui avvocati e periti.

Alle 20 di ieri sera nella chiesa arcipretale di Tione c'è stata la recita del Santo Rosario. (a.p.)















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