A Comano Terme sempre più serrande abbassate 

L’allarme nel commercio. Negli ultimi anni si è assistito alla chiusura di una decina  di negozi. I prossimi sono la profumeria Alpi, l’hotel “al Cervo” e un paio di boutique di moda


Graziano Riccadonna


Comano terme. Troppi esercizi commerciali stanno chiudendo o hanno chiuso i battenti in questo periodo, snaturando la stessa fisionomia di Ponte Arche, da sempre centro nevralgico della valle sotto l'aspetto commerciale. La denuncia era venuta a suo tempo dall'associazione commercianti e dall'Apt, preoccupati dalla piega che sta assumendo in loco il fenomeno. Che è un fenomeno relativamente nuovo, solo in parte naturale, legato alla congiuntura economica a livello globale.

Lento depauperamento

Tre anni fa sono stati chiusi circa 12 negozi che nel lasso di tempo tra l’autunno e la primavera, in questo torno di tempo avevano dato forfait o, se in affitto, non avevano inteso rinnovarlo.

La stessa cosa capita in questo scorcio d’anno, in quanto varie aziende stanno lasciando Ponte Arche.

In particolare si tratta dell’Hotel “al Cervo” (per questioni familiari), la Profumeria Alpi, e un paio di negozi di moda e di tendenza. «Ma è probabile che la loro scelta sia seguita da un bel numero di commercianti...», commenta un esercente del centro, preoccupato della piega che stanno assumendo gli eventi, e della pratica impossibilità di far fronte a questa nuova emergenza.

Anche il fotografo Boni aveva chiuso già lo scorso anno lasciando la stazione termale priva di un necessario servizio.

L’attesa per sapere la consistenza della chiusura a San Silvestro, è accompagnata localmente da un’altra attesa in controtendenza, quella di sapere se finalmente come comune si raggiungerà la quota tremila abitanti, traguardo sfuggito diversi anni ormai, e a questo punto a portata di mano.

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