IL CASO

Finisce nei guai per aver dato della cornuta su Facebook alla moglie dell'amante

La donna aveva usato un profilo fake, ma la polizia postale l’ha subito rintracciata



TRENTO. Abusare di Facebook può essere molto pericoloso. Lo sa benissimo una donna che è finita davanti al giudice con l’accusa di diffamazione aggravata per aver pubblicato una ventina di post sulla bacheca della moglie del suo amante in cui le dava della «cornuta».

Pensava di farla franca usando un falso profilo, un fake come li chiamano gli appassionati di social. Ma per la polizia postale è stato uno scherzetto rintracciare l’amante incontinente e denunciarla.

La donna ha anche rischiato di pagare una grossa multa di 12 mila euro, ma alla fine tutto si è risolto con un gesto magnanimo della sua rivale in amore che si è ripresa in casa il marito e ha anche ritirato la querela.

Lo scenario di questa storia boccacesca è un paese della Valsugana. I protagonisti hanno tra i 50 e i 60 anni. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»