la proposta di anesi 

«Sovrappassi per cervi per evitare incidenti»

VAL DI FASSA. Sovrappassi sopra le nostre strade di montagna per garantire la sicurezza sia degli automobilisti sia degli animali selvatici che popolano le nostre vallate. L’idea, guardando altre...



VAL DI FASSA. Sovrappassi sopra le nostre strade di montagna per garantire la sicurezza sia degli automobilisti sia degli animali selvatici che popolano le nostre vallate. L’idea, guardando altre esperienze simili in giro per l’Europa, è venuta al segretario della Ual, Michele Anesi, che l’ha rilanciata sul proprio profilo social. «La popolazione faunistica della Val di Fassa supera le 10mila unità, quasi più del numero di persone che ogni anno abitano il nostro territorio - scrive -. Un numero enorme che vale la pena di analizzare meglio. I caprioli, cervi, mufloni, volpi e lepri sono animali molto vivaci, che si spostano continuamente tra le varie zone della Val di Fassa in cerca di cibo, acqua, torrenti o ripari: per tale motivo, l’avvistamento e l’attraversamento sulle nostre strade è frequente oltre che continuo e pericoloso. Non di rado vengono trovati investiti o rappresentano un pericolo per gli incidenti stradali. Poiché questi animali fanno parte comunque della nostra comunità, bisogna imparare a conviverci, e la soluzione per prevenire il loro infausto destino o pericolosi incidenti – diurni o soprattutto notturni – è all’apparenza abbastanza semplice».

Premessa fatta. Ed ecco la proposta. «Nelle zone più pericolose, quando l’attraversamento è davvero difficile, o nelle zone più buie della Val di Fassa, potrebbe essere utile creare dei sovrappassi che facilitino da un lato l’attraversamento delle strade, dall’altro limitino al massimo la pericolosità per gli automobilisti durante il transito - spiega ancora Anesi -. Questo progetto, naturalmente, non servirebbe soltanto ai caprioli, che sono certamente la componente più numerosa delle nostre vallate, ma anche ad altre specie animali che per necessità, o per qualsiasi altra ragione, hanno bisogno di attraversare le strade».

«Le zone in cui si possono implementare sovrappassi di questo tipo sono distribuite in varie zone della Val di Fassa: in primo luogo, nella zona di Canazei, a Campitello di Fassa; un altro punto certamente critico si trova lungo la strada che collega Ciarlonch a Sèn Jan-Soraga; un altro ancora nel territorio di Moena, vicino all’Hotel Foresta; per finire anche in zona Solaria-Mazzin, dove forse è più fruttuoso fare un sottopasso piuttosto che un sovrappasso».













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»