Riattivare l’aiuto reciproco tra famiglie

predazzo. La rete di attenzione e cura che un tempo legava le persone di una comunità, caratterizzando così i paesi di montagna, oggi sembra in parte sfilacciata. Lo scambio di favori reciproci tra...



predazzo. La rete di attenzione e cura che un tempo legava le persone di una comunità, caratterizzando così i paesi di montagna, oggi sembra in parte sfilacciata. Lo scambio di favori reciproci tra vicini e parenti, tanto preziosi nella vita quotidiana, in una società complessa come l’odierna vanno in qualche modo ripristinati e coordinati.

Di questo si occupa “Diamoci una mano”, un’iniziativa che verrà presentata giovedì alle 20.30 nella sala consiliare del municipio di Predazzo.

“Diamoci una mano” - promossa dalla cooperativa Progetto 92, sostenuta dal Comun general de Fascia con Comunità territoriale della Val di Fiemme, associazione Ge.Bi e Distretto Famiglia della Val di Fiemme - intende favorire l’accoglienza familiare, intesa come modalità capillare di solidarietà e aiuto tra famiglie rispetto ai bisogni delle stesse.

L’accoglienza si manifesta nei gesti più semplici: dall’accompagnamento dei bambini a scuola, alla loro ospitalità in orari in cui i genitori sono assenti perché impegnati al lavoro, al fare compagnia a una persona sola o anziana, aiutandola magari a fare la spesa. Si tratta di attività che molte persone svolgono per amici e parenti, ma l’obiettivo di “Diamoci una mano” è quello di creare una rete pronta a mettersi a disposizione anche di chi rimane fuori dai circuiti parentali e che, a volte, è anche ai margini della comunità.

Nel corso della serata di giovedì, introdotta dal giornalista trentino nonché docente di etica Alberto Conci, avranno spazio soprattutto testimonianze concrete di cosa possa significare accogliere l’altro e i suoi bisogni. Il fine è coinvolgere persone e famiglie interessate a queste forme di solidarietà e aiuto reciproco, preparandosi anche con un breve percorso formativo - tre incontri a cadenza settimanale - che si svolgerà nelle prossime settimane. Chi desidera concretamente mettersi a disposizione per gli altri può iscriversi al corso formativo sin da giovedì oppure contattare il Servizio socio-assistenziale del Comun general de Fascia (info: www.comungeneral.com). E.S.













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