La torre di San Valerio è tornata a “splendere” sullo storico colle 

Importante risanamento. Cerimonia di inaugurazione per il manufatto ristrutturato a spese del Comune di Cavalese che abbellirà la passeggiata all’antico villaggio di Cadrubio


Luciano Chinetti


Cavalese. La torre di San Valerio che dallo storico colle domina la valle è stata risistemata ed è tornata all’antico splendore grazie ai lavori di risanamento e restauro conservativo fatto dal Comune di Cavalese. E nei giorni scorsi c’è stata anche la cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro, eseguito dal vicesindaco Silvano Seber insieme all’ex assessore alle foreste Piero Delladio. Nel suo intervento il vicesindaco Seber ha espresso la sua soddisfazione per il completamento dei lavori che ora permettono di riconsegnare ai cittadini di Cavalese la bella passeggiata e il cimelio storico del passato, che costituisce il primo insediamento umano dell’antico villaggio di Cadrubio, antesignano della borgata.

L’insediamento e i lavori

A ricordare le tracce del primordiale insediamento ci ha pensato il progettista dei lavori architetto Ugo Libener insieme al responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Cavalese geometra Stefano Sandri, che ha provveduto ad illustrare i costi dell’intervento che sono stati pari a 38 mila 198 euro per il primo stralcio e 34 mila 584 euro per il secondo stralcio conclusosi quest’anno. In cima al colle di San Valerio, oggi ripulito dalla vegetazione e dagli arbusti, rimane solo la torre campanaria e una piccola sacrestia con le tracce della antica abside. All’esterno sono ancora presenti alcuni elementi che ne contraddistinguono le tracce dell’antico perimetro insediativo.

L’ex castello dei conti Eppan

La minuscola chiesa in cima al colle di Cadrubio, dedicata a San Valerio, San Clemente e Santa Apollonia venne eretta ex novo sui resti dell’antico Castello dei Conti di Eppan ( Appiano), poi distrutto nel 1158. Venne consacrata dal Principe Vescovo Adalpreto nel 1162, 51 anni dopo i Patti Gebardini e la nascita della Magnifica Comunità.

Il castello dei Conti di Eppan era una fortezza e come si usava nel Medioevo venne data in concessione ad altri nobioli, i conti di Enn-Kardiff ( Montagna Doladizza. Alla cerimonia sabato erano presenti per altro numerose autorità, guidate dalla presidente del consiglio comunale Maria Elena Gianmoena, e dagli assessori Mansueto “Manci” Vanzo, Paolo Gilmozzi , Giuseppina e Ornella Vanzo, il comandante della Compagnia carabinieri di Cavalese maggiore Enzo Molinari, il consigliere provinciale Pietro De Godenz e l’ex assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi.













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