L’ex caserma si trasforma per le persone disagiate 

Sèn Jan, importante progetto di co-housing approvato dall’ultimo Consei general Ual polemica sugli 880 mila euro per i lavori pubblici del Fondo strategico


di Valentina Redolfi


SÈN JAN. Lunedì sera a Sèn Jan c’è stato il Consei general del Comun general de Fascia. Unica e breve polemica, alla quale non è seguita alcuna risposta o dibattito, è stata sollevata dal consigliere del gruppo Fassa, Luca Guglielmi, che ha contestato l’assenza “giustificata” del consigliere di minoranza del gruppo Ual, Cesare Bernard. Bernard è candidato alle prossime provinciali con il nuovo “Moviment Ladin de Fascia”, Guglielmi chiede se sia possibile convivere in Consei con un consigliere rappresentante di due simboli (Ual e Moviment Ladin). Dopo ciò la serata è proseguita nella massima tranquillità. L’assessore al sociale Gianluigi De Sirena e la rappresentante dei servizi sociali del Comun general Cipriana Tommaselli hanno presentato il Piano Sociale del Comun, un documento strategico nel quale si viene descritta la Val di Fassa dal punto di vista sociale e attraverso il quale verranno adottate le azioni politiche e pratiche future. L’ultimo piano era stato fatto sei anni fa e la redazione di questo secondo piano è durata un anno coinvolgendo (tramite un tavolo di lavoro) tutte le realtà socio-sanitarie della valle.

Si è lavorato su quattro ambiti: abitare, prendersi cura, educare e lavorare e da essi ne sono state ricavate trentasei azioni sulle quali lavorare da subito. Una delle più importanti, annunciate da De Sirena, è il progetto di ristrutturazione dell’ultima ex caserma Vittorio Veneto per un progetto di “co-housing”, cioè una co-residenza per le persone con problemi di alloggio in valle. De Sirena ha ringraziato i Servizi Sociali e il Tavolo per il lavoro svolto, ha parlato di tale documento come “simbolo di unione e coesione di valle sopra i campanili” e ha sottolineato il bisogno di un maggiore coinvolgimento dei giovani nelle politiche sociali.

Il Piano Sociale è stato approvato all’unanimità con i complimenti da parte del consigliere Ual Manuel Farina che ha parlato dei «Servizi Sociali di Fassa fiore all’occhiello della valle» e anche da parte della procuradora Elena Testor.

Il Consei è proseguito con l’approvazione della convenzione tra Comun general, Fronte dei Ricordi, Comune di Moena e Istitut Ladin de Fascia per tenere aperta ancora fino al 2020 la mostra “La Grande Guerra” a Moena. Nel frattempo, la procuradora ha detto che ci «si darà da fare per ottenere un finanziamento e far diventare la mostra “permanente”».

Approvato all’unanimità anche il Piano di politica linguistica e culturale con l’annuncio che la prossima Aisciuda Ladina sarà dedicata alle famiglie.

Breve polemica sollevata dalla minoranza Ual, e condivisa in parte dalla maggioranza Fassa, sul Fondo Strategico Territoriale: la Provincia ha dato da poco altri 880 mila euro per i lavori pubblici in valle. Alcuni andranno anche allo Ski Stadium Alloch, ma molti sono lavori specifici dei singoli Comuni. Giorgio Mazzel (Ual) ha spiegato l’astensione del gruppo di minoranza per “la scarsa valenza strategica delle opere”. Maurizio Deville del Gruppo Misto si è associato all’astensione e i consigliere Luca Guglielmi e Celestino Lasagna hanno spiegato che «con così pochi soldi dati dalla Provincia (3-4 milioni di euro in tutta la valle) non si è potuto pensare a grandi progetti strategici per l’intera valle».













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