Franceschetti si oppone al benservito del consiglio 

Moena. L’ex sindaco si è rivolto a un avvocato e ha deciso di opporsi alla delibera che lo ha dichiarato decaduto. Per la giunta il ricorso è ammissibile, ma il provvedimento resta in vigore 


Gilberto Bonani


Moena. L’ex sindaco Riccardo Franceschetti, tramite l’avvocato Lorenzo Eccher, si oppone alla delibera del 17 dicembre scorso in cui il consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza, lo dichiarava decaduto dal ruolo di consigliere. Alla vicenda, che ha animato i primi mesi dell’amministrazione Kostner, si aggiunge quindi un nuovo capitolo.

Brevemente riassumiamo il fatto che vede al centro la figura di Riccardo Franceschetti che ha ricoperto la carica di sindaco di Moena per tre legislature. Per la maggioranza l’ex sindaco, eletto ora nelle fila del gruppo “Jent per Moena - Ripear da nöf” non ha le carte in regola per sedersi in consiglio. La motivazione: non aver cancellato la sua posizione debitoria nei confronti del Comune.

Per avere maggiori lumi erano stati richiesti pareri a enti superiori ma sul tavolo erano arrivati due pareri espressi rispettivamente dal Consorzio dei Comuni e dalla Regione. Il primo, rifacendosi a casi analoghi e da indirizzi espressi dal Ministero dell’Interno, affermava che il consigliere non può sedere sugli scranni del consiglio comunale. Il secondo, a firma di un funzionario della Regione, invocava a scusante la contingenza della pandemia dove, è risaputo, sono stati dilazionati i pagamenti verso l’amministrazione pubblica. Per la maggioranza andava applicato l’articolo 79 comma 1 lettera “g” del codice degli Enti locali senza «se» e senza «ma».

Non dello stesso avviso Riccardo Franceschetti che aveva cercato di prendere tempo e per rendere più forte le sue argomentazioni aveva ventilato la possibilità di una rivalsa in caso di accertata inconsistenza della delibera.

Oggi il primo passo con la giunta comunale che dichiara ammissibile il ricorso presentato da Franceschetti ma non per questo sospende l’efficacia del provvedimento votato in consiglio il 17 dicembre dello scorso anno .

Ora i servizi comunali competenti disporranno un esame istruttorio per andare, con molta probabilità a giudizio. Solo davanti al giudice questa complessa e ingarbugliata vicenda avrà il suo esito.

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