Dopo Vaia impraticabile un quarto dei sentieri 

I danni della tempesta. In Fiemme e Fassa finora si è lavorato per permettere il transito dei mezzi raccolta legname, ma i cantieri bloccheranno per mesi l’accesso agli escursionisti 


Gilberto Bonani


Moena. «Sentiero chiuso per eventi calamitosi». La segnaletica dei percorsi di montagna si arricchisce di un nuovo elemento che avverte della pericolosità di intraprendere escursioni in zone colpite dalla tempesta Vaia. La sistemazione è a carico dei volontari della Sat (Società alpinisti tridentini) in attesa che arrivi l’apposita segnaletica che verrà realizzata dalla Provincia. Nelle vallate di Fiemme e Fassa ci sono 139 sentieri per una lunghezza complessiva di 594 chilometri, e come si può capire non è affatto poca cosa: si tratta infatti di una distanza pari a quella da percorrere con l’automobile da Trento a Roma. Una prima valutazione indica che almeno un quarto dei sentieri è impraticabile o è interrotta in più punti

Verso l’estate

Nel territorio di Moena e Soraga sono molti i sentieri ancora invasi dagli schianti o interessati da cantieri boschivi. Dopo la tempesta Vaia poco si è parlato di viabilità nei boschi, forse perché l'approssimarsi della brutta stagione non rendeva l'argomento attuale. Ora però la stagione estiva è all’orizzonte e quindi diventa attuale il problema della percorrenza dei sentieri alpini. Si è già lavorato e si sta lavorando per la riapertura delle strade forestali che a volte coincidono con sentieri escursionistici.

Le priorità

L’obiettivo primario non è quello di favorire il passaggio dei turisti ma di permettere il transito dei mezzi per la raccolta del legname schiantato. Quindi strade forestali libere non significa automaticamente possibilità di percorrere i tracciati a piedi. Molti cantieri bloccheranno per mesi l'accesso agli escursionisti. Una seconda priorità è dettata dal raggiungimento dei rifugi e delle malghe dove il bestiame sale per la monticazione. Poi saranno eseguiti lavori sui sentieri di collegamento tra zone e vallate diverse. La mole degli interventi è notevole e le forze in campo non ancora certe, quindi nella prossima estate ci saranno percorsi inagibili per turisti, cacciatori e fungaioli.

Il turismo

Al complesso quadro descritto si aggiunge la delicata questione della comunicazione turistica. Per orientare gli escursionisti e prevenire incidenti è necessario diffondere notizie puntuali. La Sat sta sistemando cartelli provvisori indicando la chiusura dei tracciati ma per l'inizio dell'estate dovrebbero essere installati anche vistosi pannelli di colore giallo (1.500 cartelli a monte e a valle dei sentieri e 300 tabelloni grandi nei parcheggi e negli altri luoghi del Trentino di maggiore accesso). L’invito dell’assessorato provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca è quello di consultare il sito www.visittrentino.info/mca dove è possibile scaricare una App per Android o Iphone oppure rivolgersi alle aziende per il turismo di zona dove trovare pieghevoli in più lingue. «Muoversi in montagna richiederà ancora maggiore attenzione – spiega Domenico Sighel, responsabile sentieri Sat di Moena – perché per i prossimi anni saranno più frequenti smottamenti e caduta massi».

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