Con l’apertura del biolago da ieri ecco “Predazzo Beach” 

predazzo. Primo giorno di apertura ieri per il biolago di Predazzo: 5000 mc. d’acqua per un’altezza variabile che raggiunge al massimo il metro e 60. Un vero e proprio laghetto con spiaggia in sassi,...


Francesco Morandini


predazzo. Primo giorno di apertura ieri per il biolago di Predazzo: 5000 mc. d’acqua per un’altezza variabile che raggiunge al massimo il metro e 60. Un vero e proprio laghetto con spiaggia in sassi, una pedana in legno che lo circonda per una buona metà e l’erba che sta ancora crescendo fra la paglia. C’è voluto un vero tour de force, con l’acqua che saliva da sotto mentre scendeva anche dall’alto, per aprire la struttura. Un’apertura non ufficiale, per utilizzare il lago almeno questo ultimo scorcio di stagione pur in assenza della palazzina servizi, che forse potrà essere pronta per l’inverno.

Nel primo dopo pranzo erano una cinquantina le persone che avevano approfittato della giornata favorevole.

«Credo sia una buona idea soprattutto per i bambini», ci dice una mamma mentre nell’acqua, freddina ma non troppo, i bambini sguazzano tranquilli. All’ingresso, ancora provvisorio, due ragazze della ditta Local Motion di Giancarlo Bettin che ha in gestione il lago per questi due mesi, in attesa di perfezionare l’appalto che comprenderà anche la gestione della palazzina servizi. Franco Dellagiacoma, veterinario/farmacista che abita al di là della strada, se ne torna a casa in costume scavalcando la ringhiera. «È una buona idea se non fosse per la palazzina che avrebbero dovuto costruire nei pressi del parcheggio. Qui, nonostante il divieto, parcheggiano tutti su via Hallbergmos».

Sul lato est verso la scarpata, sulla pedana che invita al tuffo (ma attenti all’altezza) c’è il figlio di Giancarlo Bettin, bagnino come la sorella. Lì accanto le vasche con le piante per la fitodepurazione. Si tratta infatti di un biolago le cui acque non sono depurate con prodotti chimici, anche se – a differenza dell’Alto Adige dove le biopiscine sono più diffuse e regolamentate – in Trentino c’è un vuoto normativo che andrà colmato. Sul lato sud-est l’acqua entra da quello che sembra quasi un ruscello alpino con tanto di ponticello.

Il primo impatto, posto che si avvertono i segni di un’apertura non ancora a regime, è una visione del tutto bucolica. All’ingresso molti chiedono informazioni e alcuni se ne vanno quando leggono il costo per tutta la giornata di 3 euro (2 il solo pomeriggio, per gli over 65 e gli under 14), i bambini fino a 4 anni entrano gratis. C’è anche la possibilità di noleggiare la sdraio (5 euro) e l’ombrellone (2 euro). Il lago resterà aperto tutti i giorni fino al 30 settembre dalle 10 alle 18. In inverno potrebbe essere aperto come pattinaggio anche se l’ex sindaco Franco Dellagiacoma ha qualche dubbio. «L’inverno qui davanti a casa mia gli sci li metto forse 3 giorni in tutto», per dire che la zona è molto soleggiata.

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