Ambito unico in Fassa Testor contro Detomas 

«Ha deciso di seguire la propria strada, ora vedremo che cosa succederà» Sèn Jan, gestioni associate ancora tutte da decidere. Civettini: basta centralismo


di Valentina Redolfi


SÈN JAN. Con l’approvazione in Finanziaria 2018, per la Val di Fassa la Provincia ha stabilito che dovrà gestire le gestioni associate in ambito unico, ossia per i Comuni di Canazei, Campitello, Mazzin, Soraga e Moena. Il sindaco di Canazei, Silvano Parmesani che ha anche parlato di sue possibili dimissioni, è profondamente deluso dall’esito della vicenda, soprattutto perché in valle cinque sindaci su sette non erano a favore dell’ambito unico e rimprovera il consigliere ladino Giuseppe Detomas per aver proseguito per la sua strada in sintonia con la volontà della maggioranza provinciale a Trento.

La notizia ha fatto il giro della valle. In Comun general de Fascia, la procuradora Elena Testor ha spiegato che assieme ai sindaci della valle sono stati fatti degli incontri a cui era stato invitato anche il consigliere ladino Giuseppe Detomas. «Detomas - ha detto la Procuradora - ha deciso di seguire la propria strada e ora vedremo cosa succederà. Da parte mia posso dire che intanto noi andremo avanti con la gestione delle associate già attive e in corso, e che per il futuro, se i sindaci lo vorranno, se ci daranno questo incarico, allora noi in Comun general ci prenderemo in carico la gestione delle altre materie da associare e le gestiremo per tutti i Comuni assieme. Si vedrà. La nostra disponibilità a collaborare con i sindaci c’è ora come c’è sempre stata».

Fra le questioni da chiarire nelle prossime settimane c’è anche quella relativa alla partecipazione o meno del Comune di Sèn Jan nelle gestioni associate assieme agli altri Comuni della valle. Essendo nato dalla fusione di due Comuni, Pozza e Vigo, il nuovo Comune non ha l’obbligo di unirsi in gestione associata con altri Comuni, ma se lo ritiene opportuno, può partecipare. Si vedrà se la decisione verrà presa dall’attuale Commissario straordinario o se si dovrà attendere l’elezione del nuovo sindaco a maggio.

Sull’approvazione dell’emendamento sull’ambito unico dei servizi per Fassa il consigliere provinciale Claudio Civettini è intervenuto per delle «pubbliche scuse per un voto carpito nell’impossibilità di verifica di 15 mila emendamenti». Civettini dice: «Il “golpe” sull’ambito unico è passato e quasi nessuno se ne è accorto, tanto che i solo due voti di astensioni - che non esprimono contrarietà - dimostrano l’impossibilità di entrare nel dettaglio di ogni emendamento proposto all’aula, per la velocità gestionale cui sono sottoposti. Ha ragione il sindaco Parmesani a minacciare dimissioni, quale provocazione sugli effetti generati dall’approvazione dell’emendamento e altrettanto vero che la Procuradora ci aveva allertato sulla necessità di una attenta verifica sul tema, verifica dribblata dal sistema e dal metodo, non certo dalla disattenzione iniziale al tema. Il mondo non si ferma comunque qui e da qui forse nasce la volontà di un cambiamento radicale anche in val di Fassa, poiché se è vero come è vero che ora è legge, nessuno vieta di arrivare ad una sostanziale modifica nell’ormai prossima legislatura, partendo dal presupposto che - come è ormai acclarato - la Val di Fassa la si vuole gestire da Trento e invece ha diritto ad una autogestione, sulle competenze, sulle finanze e anche sulla strutturazione amministrativa».

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