clima e trasporti

Fenomeni estremi, transito sui valichi alpini sempre più difficile: «Così rischiamo di restare isolati»

Allarme Confcommercio-Fermerci: «L’interruzione rischia di danneggiare il sistema dei trasporti». Chiesto un incontro a Salvini



BRENNERO. «Quella dei valichi alpini non può più essere considerata un'emergenza per il nostro Paese ma una vera e propria criticità cronica. Infatti, agli effetti dei sempre più frequenti eventi meteorologici estremi, sulla rete dei trasporti si aggiungono anche gli impatti derivanti dalle strutturali debolezze del sistema dei trasporti in quest'area transfrontaliera, dalle perturbazioni generate da imprevedibili incidenti e da regolazioni sempre più restrittive dei transiti, adottate unilateralmente dai singoli Stati alpini, come per esempio lungo il Brennero. Una situazione frammentata e non coordinata per effetto della quale l'attraversamento dei valichi alpini rappresenta non solo un grosso problema per le imprese del trasporto in termini di tempi e di costi, ma produce enormi danni per l'economia del nostro Paese".

È quanto afferma in una nota Confcommercio all'indomani della frana in Savoia che ha portato alla chiusura del Frejus, spiegando che "il ritardo di una sola ora nell'attraversamento del valico del Brennero genera complessivamente per l'intera economia nazionale su base annua un danno nell'ordine di 370 milioni di euro".

Secondo l'associazione occorre "una gestione coordinata delle politiche di regolazione dei traffici e degli interventi di manutenzione dei valichi attraverso un organismo di coordinamento in sede Ue". A livello strutturale Confcommercio torna a insistere sull'opzione della seconda canna per il traforo del Monte Bianco "se si vuole scongiurare il rischio del ripetersi di scenari di isolamento del nostro Paese, come quelli che stiamo vivendo in questi giorni".

Una posizione condivisa anche dall’associazione di categoria Fermerci: "Le recenti limitazioni nel tunnel del Gottardo, l'interruzione della linea ferroviaria Modane, le interruzioni già programmate per lavori sulla linea del Brennero e la chiusura prevista nei prossimi anni del tunnel autostradale del Monte Bianco, rischiano di isolare l'Italia dal punto di vista logistico e provocare danni irreparabili agli operatori ferroviari e all'industria nazionale. Il 60% di tutto l'import/export italiano passa infatti dai valichi alpini, di questo il 34% viaggia su ferroviaria e attraversa i corridoi transalpini che collegano l'Italia al resto d'Europa passando per Germania, Francia, Svizzera ed Austria", aggiunge in una nota Fermerci, che ha "quindi chiesto un incontro urgente al ministro Salvini per trovare soluzioni da intraprendere a tutela della logistica e dell'industria nazionale". 













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