la storia

Dopo il coma la voglia di tornare in sella: Arnoldi (ri)debutta a Le Mans

La caduta col parapendio ha cambiato la vita del trentino, ma non la voglia di mettersi in gioco e di tornare in pista 


di Daniele Peretti


TRENTO. “Ti svegli dopo 25 giorni di coma farmacologico, qualche ora per capire dove sei e cosa ti sei fatto. Ti dicono che sei caduto con il parapendio con una “pazza” diagnosi: esplosione di 2 vertebre L1 / L3, L4 solo parzialmente fratturata! Operato il giorno dell'incidente con inserimento di 2 barre in titanio di 30 centimetri. C'è anche la rottura femore destro. Cominci a ricordare qualcosa, purtroppo sei paralizzato dall'ombelico in giù e sei in un letto dell'ospedale.

Lì capisci che la vita ti cambierà. I primi mesi sono neri, giornate lunghissime e notti interminabili. Però devi reagire, gli amici sono una fonte di energia incredibile (vi ringrazio tutti) ma non fanno gli esercizi in palestra per te. Un giorno ti accorgi che il mignolo del piede destro si muove, ma lo vedi solo tu. Poi dopo qualche giorno è realtà.

Da li in poi un continuo lentissimo crescendo. Ora dai sogni alla realtà: ricomincio a correre in moto, nel campionato europeo ed italiano moto velocità Diversamente Disabili, in sella ad una Suzuki 1000 del Team No Limits”.

Una capacità di reazione che lascia senza parole, ma il ritorno in pista di uno dei più titolati piloti trentini è solo un punto d’arrivo.

Prima, ma anche adesso, Ivo Arnoldi – il protagonista di questa storia che ha raccontato in prima persona – guida il camion, sale e scende dalla cabina con una forza di volontà che dev’essere esempio per tutti.

Nel pieno della sua carriera Ivo Arnoldi ha corso con qualsiasi tipo di moto, ottenendo ottimi risultati. Il debutto risale al 1984 nel Trofeo Laversda 125, cambia cilindrata e sarà vice campione Italiano per tre volte.

Dal 2006 al 2008 partecipa al Campionato Mondiale Endurance, disputando anche la 24 ore di Le Mans e la 8 ore di Suzuka conquistando il podio in tre occasioni.

Ivo Arnoldi è stato anche istruttore di guida veloce, e collaudatore. Forse per prepararsi alle possibili cadute future, Ivo Arnoldi è stato anche stuntman in numerose pubblicità e servizi televisivi.

Ma nel 2017 la caduta fu devastante: non in moto,ma col parapendio e da qual mo,mento la vita cambiò radicalmente.

Ed oggi Ivo Arnoldi è pronto per una nuova avventura. Tutti hanno lasciato qualcosa sulla strada: chi una gamba o anche due, altrettanto riguarda le braccia, c’è chi passa dalla sedia a rotelle alla sella della moto grazie ad imbragature specifiche, modifiche alla guida: tutto aiuta a non arrendersi mai. A supporto l’associazione Di.Di Diversamente Disabili fondata da Emiliano Malagoli.

Il debutto sarà la prossima settimana a Vallelunga per l’inizio della preparazione che porterà alla prima ufficiale a metà a aprile a Le Mans. 

“Correremo in concomitanza con la 24 gara che ho già fatto e che è bellissima. Questa volta sarà una gara tradizionale, ma il desiderio di tornare in pista è davvero tanta”. Paura? “Solo quella di deludere me stesso, non riuscendo a farcela”.













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