la situazione

Covid, Fugatti: “Omicron spinge i contagi ma il Trentino non rischia l’arancione”

Il governatore: “Le ospedalizzazioni non sono proporzionali ai nuovi casi. Situazione delicata ma non ci aspettiamo un cambio di colore”. Super Green Pass esteso? "Le regole andranno fatte rispettare"

GIMBE. Trentino sopra i 500 casi ogni 100 mila abitanti, ospedali sopra la soglia 



TRENTO. "Non ci aspettiamo cambiamenti di colore per il Trentino nelle prossime decisioni del governo e lo vediamo come un dato positivo pur nella delicatezza della situazione". Lo ha detto oggi (30 dicembre) in conferenza stampa il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che ha però sottolineato come "la variante Omicron sta avendo pesanti riflessi sui contagi anche in Trentino".

Le ospedalizzazioni - ha aggiunto Fugatti - non hanno un aumento proporzionale rispetto ai contagi. In tutto sono attualmente 121 le persone ricoverate in ospedale, un dato costante da circa dieci giorni. "Ma ci vorranno ancora una decina di giorni per avere un quadro più chiaro", ha avvertito il governatore. 

Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, il Trentino è tra le 45 province con oltre 500 casi ogni 100 mila abitanti nell’ultima settimana e l’occupazione di posti letto negli ospedali da parte di pazienti Covid è sopra la soglia. 

Rispetto al Super Green pass (o Green Pass rafforzato),  per Fugatti "dovrà essere valutato". "Il Trentino, rispetto alle regole precedenti, aveva avuto una sostanziale non applicazione della norma perché le priorità erano altre. I controlli avevano sostanzialmente avuto una deroga, cioè non ci sono stati controlli. Ricordo anche una dichiarazione del commissario del governo il quale aveva detto che c'erano altre priorità. È chiaro che con l'accelerazione data dal governo sul Green pass rafforzato le cose cambiano e crediamo che la norma vada fatta rispettare. Certo è difficile credere che chi vuole vaccinarsi entro il 10 gennaio riesca a farlo, quindi la soluzione andrà valutata nei prossimi giorni. È un tema che non riguarda solo noi ma tutta Italia".

 













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»