pandemia

Covid, aumentano i bambini ricoverati. Ma a Trento solo due in isolamento

I pediatri: crescita rispetto alla prima ondata quando c'era il lockdown. Il primario Soffiati: “Ricoveri in linea con gli ultimi mesi”



TRENTO. "Nelle ultime settimane come dai dati nazionali c'è un incremento di contagi e ricoveri di tutte le età e quindi nel nostro ospedale settimana dopo settimana riapriamo reparti per il covid". Lo dice Giuseppe Banderali, direttore di neonatologia e pediatria all'Ospedale San Paolo di Milano e vicepresidente della Società Italiana Pediatria. Banderali spiega che in pediatria i ricoveri sono aumentati molto rispetto alla prima ondata ma anche perché diverse erano le condizioni. "Ricordiamoci come vivevano i bambini nel 2020: scuole chiuse, le attività sportive chiuse, non potevano uscire di casa. Adesso i nostri bambini, i nostri adolescenti fortunatamente hanno avuto un autunno quasi normale con scuole aperte, attività sportiva aperte. I contagi aumentano con l'aumentare dell'incidenza del virus nella popolazione generale".

"Naturalmente - aggiunge - il numero delle ospedalizzazioni e dei bambini che poi hanno bisogno di cure particolari è incrementato e soprattutto nella fascia dei bambini non vaccinati, quella sotto i 12 anni, perché logicamente il virus si diffonde più rapidamente in un gruppo di popolazione non vaccinata".  Il pediatra ricorda però che in ogni caso il decorso della malattia continua ad essere più lieve, quindi se c'è un ricovero si tratta di 2 o 3 giorni di degenza, ma più spesso i bambini vengono dimessi e curati a casa. 

A Trento non c’è un allarme pediatria. I pazienti in isolamento per Covid nel reparto di pediatria di Trento sono attualmente due: uno in osservazione per aver sviluppato i sintomi  dell'infiammazione in modo non grave e uno entrato in ospedale per un altro motivo e risultato positivo al Covid. Non si registra invece un incremento dei ricoveri per Covid in età pediatrica nelle ultime settimane.

Lo ha riferito all'Ansa il direttore dell'Unità operativa neonatologia e terapia intensiva neonatale e dell'Unità operativa di pediatria multizonale di Trento Massimo Soffiati. "I casi di ricovero dei bambini per Covid solitamente sono legati allo sviluppo di sintomi, per cui è opportuna l'osservazione, soprattutto nei più piccoli, oppure per le complicazioni connesse alla sindrome infiammatoria multisistemica, che vediamo da inizio pandemia e risulta particolarmente preoccupante sul lungo periodo. Ci sono stati anche casi di neonati intubati per aver sviluppato difficoltà respiratoria acuta, ma al momento non vi sono casi gravi", ha assicurato Soffiati. A detta del dirigente, i ricoveri sono in linea con i mesi precedenti, pari a uno o due alla settimana. 













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