IL VIRUS

Coronavirus, 8 nuovi casi positivi a Sesto

L'indagine epidemiologica si è resa necessaria a seguito della positività di un dipendente di un albergo: i positivi sono 4 dipendenti e 4 loro familiari. Sono stati messi tutti in quarantena



BOLZANO. A seguito della positività di un dipendente di una struttura alberghiera di Sesto, emersa nella giornata di ieri, l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige ha immediatamente avviato l'indagine epidemiologica identificando i contatti stretti. I test effettuati hanno dato esito positivo su altri 4 dipendenti e su 4 familiari.

Tutte le persone risultate positive sono state immediatamente messe in quarantena. Due di loro presentano lievi sintomi da coronavirus.

Nessuno dei dipendenti infettati della struttura ha avuto contatti diretti con gli ospiti.

Già ieri erano state avviate le procedure di test su tutti gli altri collaboratori della struttura, domani inizieranno i test sugli ospiti dell'albergo. Finora non sono emersi altri casi di infezione. Anche le indagini epidemiologiche in ambito familiare sono state avviate immediatamente.

Dato che due dei contatti stretti operano nel settore alberghiero, i controlli sono stati estesi ad altre tre strutture di Sesto e della provincia limitrofa.

Sono già iniziati i test anche sul personale di queste strutture; a partire da domani saranno testati tutti gli ospiti delle strutture interessate.

Secondo Dagmar Regele, Primaria del Dipartimento di Prevenzione, non si può ritenere, in questo momento, che la struttura alberghiera interessata venga chiusa: «Se non vengono rilevate nuove infezioni durante gli ulteriori test sia sul personale che sugli ospiti, è probabile che la struttura possa rimanere aperta».

Le persone infette sono state isolate immediatamente; i locali interessati sono in fase di sanificazione, si legge in un comunicato dellïAzienda sanitaria.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»