Agricoltura

Coldiretti: la giornata del ringraziamento a Sporminore

Il presidente regionale Barbacovi: «Grazie ai frutti del lavoro che complessivamente non son sono andati male anche se è stata un’annata difficile segnata da periodi di siccità e da intemperie che ci ricordano l’importanza di investire sulla sicurezza»


Carlo Bridi


SPORMINORE. Celebrata oggi nella chiesa parrocchiale di Sporminore la giornata provinciale del Ringraziamento che tradizionalmente si svolge la domenica successiva a quella nazionale per dare lo spazio alle sezioni locali di Coldiretti di organizzare nei rispettivi comuni. L’occasione della “Giornata” è stata colta dal presidente regionale di Coldiretti Gianluca Barbacovi, innanzitutto per dire grazie «Per aver potuto raccogliere anche quest’anno i frutti del lavoro che complessivamente non son sono andati male anche se la situazione complessiva va letta in chiaroscuro. E’ stata un’annata difficile – ha continuato Barbacovi – segnata da periodi di siccità e da intemperie che ci ricordano l’importanza di investire sulla sicurezza».

Il presidente ha colto l’occasione per lanciare una serie di messaggi e di riflessioni. Barbacovi ha affermato: «Esattamente un anno fa eravamo impegnati nella raccolta firme per dire no al cibo da laboratorio, oggi, ancora una volta in occasione della Giornata del Ringraziamento, abbiamo raggiunto un grande traguardo con l’approvazione da parte del Parlamento della legge per fermare i cibi costruiti in laboratorio nei bioreattori».

«Come Coldiretti – ha proseguito - abbiamo un ruolo fondamentale per tutelare gli allevatori, per noi particolarmente quelli di montagna, che si traduce anche nel difendere e presidiare la montagna onde evitare lo spopolamento e il conseguente abbandono delle zone marginali. Ricordiamo che malghe e pascoli sono fondamentali per la salvaguardia delle eccellenze delle nostre produzioni saldamente legate alla nostra storia e alle nostre tradizioni, senza dimenticare i risvolti positivi per il comparto turistico. In questo contesto - ha sottolineato Barbacovi - va risolta al più presto senza tentennamenti anche la problematica dei grandi carnivori, rispetto alla quale non possiamo che porre l’accento sul rispetto dei ruoli affidandoci a figure competenti in materia e a strutture alleate con i territori limitrofi». Il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige ha quindi ribadito l’importanza della concertazione come metodo di confronto con gli amministratori locali sui temi sempre più scottanti che si pongono per partecipare alla individuazione delle scelte strategiche laddove si pianifica il futuro del nostro territorio.

Quindi un accenno al tema della risorsa idrica: «Bisogna realizzare opere di salvaguardia e valorizzazione della risorsa idrica, finanziare attraverso il PNRR un piano invasi in grado di stoccare l’acqua quando è in eccesso per poi averla a disposizione quando serve. La Provincia deve dimostrare di avere coraggio e decidere in fretta su questo tema».

Per concludere è stato affrontato anche il tema della ricerca in agricoltura fondamentale per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo, tra cui la sostenibilità ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici. «Senza una ricerca agricola continua e innovativa sarebbe molto difficile garantire un futuro sicuro e sostenibile alle nostre aziende» ha concluso Barbacovi.













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