crisi energia

Caro bollette, Fugatti avverte: "La Provincia non ha soldi per tutti"

In arrivo nei prossimi giorni il contributo a 32mila famiglie con figli. Il governatore: "Approvare subito la legge sulle concessioni idroelettriche". Alle Rsa 3,4 milioni per gli aumenti a infermieri e Oss



TRENTO. Arriverà nei prossimi giorni sui conti correnti il contributo bollette (nell'ambito dell'Assegno unico provinciale) per le famiglie trentine con figli a carico per far fronte agli aumenti provocati dalla crisi energetica: si tratta di circa 32 mila nuclei, ha spiegato oggi l’assessore Achille Spinelli nella conferenza post giunta a Levico. Si va dai 400 euro per un figlio ai 650 euro per chi ha più figli a carico.

Ma il presidente della Provincia Maurizio Fugatti avverte: "Stanno arrivando richieste legittime da tutti i fronti, dai Comuni alle Rsa. Ci auguriamo che l'Europa e il nuovo governo italiano mettano in campo soluzioni comuni. Non si può pensare che la Provincia intervenga e trovi i soldi per tutto e tutti". E ha ribadito che quello che può fare il Trentino è approvare la nuova legge provinciale sulla proroga delle concessioni idroelettriche: "Prima approviamo questo ddl, prima potremo andare a trattare con il governo gli indubbi profili critici sotto il profilo costituzionale. Ma a momenti straordinari corrispondono scelte straordinarie. Così  i concessionari potranno prevedere nei loro piani industriali aiuti in bolletta". 

Per quanto riguarda le Rsa, la giunta ha approvato l’aggiornamento delle tariffe. L’assessora alla salute Stefania Segnana ha spiegato che il finanziamento dell'Azienda sanitaria alle Rsa è di 141 milioni per le Rsa: 3,4 milioni in più sono stati riconosciuti dalla Provincia per consentire l'aumento contrattuale per infermieri e Oss delle Apsp. 

Sul fronte del caro energia che pesa sulle case di riposo, a incidere sono soprattutto i rincari del gas per il riscaldamento. Segnana ha confermato dopo l’incontro avvenuto ieri con Upipa e Spes che la Provincia verrà incontro alle necessità: “L’obiettivo è non dover aumentare la tariffa alberghiera per le famiglie. Stiamo facendo le valutazioni del caso, la risposta non sarà immediata”.

 

 













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