Villa Miravalle, Arcese a processo 

Ieri la prima udienza per l’abuso edilizio: chiesto l’abbreviato. Imputate con lui altre cinque persone



ARCO. Si è svolta ieri a Rovereto, di fronte al giudice Fabio Peloso, la prima udienza relativa al processo per l’abuso edilizio a Villa Miravalle ad Arco, l’immobile di proprietà dell’imprenditore Eleuterio Arcese e della moglie Fiorella Reigl. Imputati lo stesso Arcese e la consorte, l’architetto Roberto Faccio, gli impresari Lucio Carli e i fratelli Renato e Renzo Corraini. Tutti, nell’udienza filtro di ieri (ad eccezione di Renato Corraini, che ha chiesto la messa in prova) hanno chiesto il giudizio con rito abbreviato: la prossima udienza si terrà il 6 di novembre.

Il processo è la conseguenza della contestazione dell’abuso edilizio mossa tempo fa dal Comune di Arco per i lavori di ristrutturazione della villa di Arcese. Sul fronte amministrativo, l’ente pubblico ha da tempo contestato una sanzione pecuniaria pesantissima all’imprenditore, pari a 569.235 euro. Arcese ha già versato il denaro nelle casse dell’amministrazione, ma al contempo ha anche avviato un ricorso al Tar contestando il calcolo della sanzione. In primo grado i giudici amministrativi hanno dato ragione al Comune, ma l’imprenditore e la moglie hanno impugnato la sentenza di fronte al Consiglio di Stato. I giudici, nel primo grado di giudizio, avevano ritenuto corretto il valore di 3.100 euro al metro quadrato assegnato dal Comune, tramite la stima dell’Agenzia delle Entrate, alle porzioni abusive oggetto di sanzione mentre nel suo ricorso Arcese riteneva che il giusto valore da attribuire era di 2.400 euro al metro quadrato. Inoltre il tribunale aveva condannato Arcese e moglie al pagamento delle spese giudiziarie pari a 3.000 euro (1.500 al Comune di Arco e 1.500 all’Agenzia delle Entrate). L’ingente somma che l’imprenditore ha già versato al Comune gli era stata imposta a causa della rilevazione di ben tre abusi edilizi. La cifra sarebbe corrispondente al 150% del valore delle opere illecite computate sul valore di mercato al metro quadro. Abusi che è stato possibile sanare tramite sanzione pecuniaria perché inferiori ad alcuni parametri di legge pari al 30% delle volumetrie concesse. Eleuterio Arcese, nelle parti contestate da abuso edilizio sanabile, ha superato le volumetrie delle concessioni di risanamento previste per villa Miravalle.

Sino a quando non si concluderà il contenzioso, di fatto l’amministrazione dovrà tenere “congelato” il denaro già versato dai coniugi Arcese.













Scuola & Ricerca

In primo piano