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Snipe, Lambertenghi si conferma tricolore

TORBOLE. Sulle acque toscane di Talamone Paolo Lambertenghi con il guidone del Circolo Vela Torbole ha conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo italiano delle diffuse imbarcazioni Snipe...



TORBOLE. Sulle acque toscane di Talamone Paolo Lambertenghi con il guidone del Circolo Vela Torbole ha conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo italiano delle diffuse imbarcazioni Snipe (i “Beccaccini”). Con il prodiere, il trentino Antonio Bari (lo scorso anno era la sua concittadina Chiara Mazzocchi), il plurititolato timoniere altogardesano doc ha vinto alla grande con tre vittorie nelle nove manche disputate e con ottimi piazzamenti nelle altre. È stata un’affermazione meritata in quanto nei quattro giorni di regate le condizioni del vento ed ambientali avevano subito continue variazioni (nelle ultime tre prove ha soffiato lo scirocco sui 15 nodi abbinato con una elevata ondosità). I due vincitori sono stati ammessi al campionato mondiale 2019 che si svolgerà in Brasile, come è avvenuto lo scorso anno con il precedente titolo nazionale e la competizione iridata si è svolta a fine agosto sul mar Baltico, in Finlandia. Per alcuni contrattempi, Paolo Lambertenghi ed il suo prodiere si sono classificati ottavi assoluti, ma tra i migliori concorrenti europei. Probabilmente l’equipaggio torbolano avrebbe ugualmente superato la selezione mondiale avendo vinto la prima prova e, constatate le numerose posizioni da podio, quelle successive sarebbero state pressochè analoghe. Paolo Lambertenghi detiene un invidiabile palmares costellato di brillanti affermazioni, molte internazionali, la più recente, è dello scorso anno, il titolo europeo master. Antonio Bari, come prodiere, in passato è stato due volte campione italiano. Sono “due perle” del Circolo Vela Torbole, presieduto da Gianpaolo Montagni.

Per tradizione consolidata, al campionato italiano Snipe partecipano equipaggi dell’Associazione Velica Trentina. Le condizioni ambientali a Talamone erano, purtroppo, molto differenti di quelle del lago di Caldonazzo ma, ugualmente, si sono “difesi”. Hanno regatato Gabriele Bernardis con a prua Filippo Casagrande, Marco Dei Rossi con Gianluca Burlon e Carlo Prada con Tommaso Ranzi. (a.cad.)













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