Santi offre la delega alla pace a Chizzola che però rifiuta

Riva. “Grazie dell’offerta, ma no”. Così ha risposto Tiziano Chizzola, segretario del Pd e consigliere comunale, alla proposta del sindaco Cristina Santi. Una proposta che di sicuro ha colto di...



Riva. “Grazie dell’offerta, ma no”. Così ha risposto Tiziano Chizzola, segretario del Pd e consigliere comunale, alla proposta del sindaco Cristina Santi. Una proposta che di sicuro ha colto di sorpresa lo stesso destinatario. L’idea del primo cittadino era quella di assegnargli una delega sui temi legati alla pace, riconoscendogli sensibilità e esperienza, Un’offerta, invero, piuttosto anomala perché tendenzialmente, perché non esiste un vero e proprio obbligo, le deleghe consiliari vengono assegnate ai membri della maggioranza su progetti specifici sia per la particolare esperienza del consigliere coinvolto sia come gratificazione a chi è rimasto fuori dalla giunta. In questa tornata elettorale è diventata quasi una moda assegnare una delega a tutti, o quasi, i consiglieri di maggioranza anche per riuscire a tenere compatta la squadra fino alla fine del percorso ed evitare che qualcuno perda le motivazioni. Ma assegnare una delega ad un oppositore è qualcosa di insolito. “Ho apprezzato la proposta – spiega lo stesso Chizzola – e il fatto che il sindaco abbia pensato a me per questo ruolo, ma non ho accettato. Il motivo? Semplice. E’ più corretto, anche istituzionalmente, che le deleghe rimangano nell’ambito della coalizione che governa, perché sono comunque un’emanazione del programma del sindaco e, dall’altra parte, il delegato rappresenta comunque il governo in carica e ne porta avanti gli obiettivi”. Valutazione impeccabile, che è stata fatta personalmente da Chizzola, ma anche dall’opposizione tutta. “Certamente noi non possiamo accettare deleghe di questo tipo – aggiunge Chizzola – ma abbiamo apprezzato la proposta, rilanciando la nostra volontà di collaborare ma nei ruoli e nelle sedi più idonee. Vale a dire le commissioni. Per esempio il sindaco, nell’ottica appunto della collaborazione, potrebbe assegnarci la presidenza nelle commissioni Covid e sociali. Soprattutto nella prima, una figura come Adalberto Mosaner sarebbe davvero un valore aggiunto per la città e potrebbe davvero fare la differenza nell’affrontare un tema complesso, ma nel quale lui sa muoversi con grande competenza e conoscenza”.













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