«Incarichi esterni, serve il regolamento» 

Le minoranze di Arco accusano Betta anche per la presidenza di Mattei alla Fondazione: «Ha spaccato la comunità»


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Le minoranze di Arco, compatte, tornano sul tema della Fondazione e sulle indagini della Corte dei Conti circa gli incarichi diretti affidati dall’amministrazione. I consiglieri di opposizione accusano il sindaco Alessandro Betta di aver, nei fatti, «spaccato la comunità anche all’interno della Fondazione Comunità di Arco» e sollevano preoccupazione per il fatto che la giunta non abbia ancora redatto quel regolamento (in tema di incarichi) previsto da una mozione votata all’unanimità ancora nel 2014.

La nota delle minoranze comincia dalla nomina di Paolo Mattei alla presidenza della Fondazione: «Nonostante una buona parte della politica e della società civile arcense abbia espresso legittimi dubbi su questa nomina, il sindaco Betta ha ben pensato di procedere e imporre la “sua” linea. Ricordiamo perfettamente quando, come dimostrano i verbali, la maggioranza ci accusava di voler imporre nomine politiche all’interno della Fondazione. Come tutta la comunità ha capito, le nomine “politiche” sono state portate avanti da Betta e dai suoi, nonostante il primo cittadino abbia espresso in più occasioni la propria contrarietà a Mattei, nome imposto altresì dalla Civica, come ammesso da Roberto Zampiccoli in consiglio». Secondo le opposizioni i voti per le cariche del neo eletto Cda sono significativi, in particolare quel voto mancante alla vicepresidenza (4 voti a Imelda Menghini, nomina del sindaco, e 3 voti a Francesca Maria Veronesi, nomina del parroco) e la scheda nulla per la presidenza, indice di uno spostamento di equilibri che vede uno dei 5 nominati dal sindaco spostato nettamente verso la parte parrocchiale. «Dai voti sulla presidenza e vicepresidenza - sottolineano le minoranze - pare ora che il sindaco sia riuscito a “spaccare” la città anche in Fondazione: altro che Cda unito, De Laurentis fu votato all’unanimità e alla neovicepresidente manca un voto. Comunque, faremo tesoro dell’invito di Mattei e lo giudicheremo sui fatti, cercando di vigilare sul suo operato, nonostante la maggioranza ci abbia negato una rappresentanza all’interno del Cda, violando una prassi consolidata».

Infine, un appunto sulla delicata questione degli incarichi affidati dal Comune a professionisti esterni per la caserma dei carabinieri e il teatro all’ex Quisisana: «Siamo molto preoccupati sulla gestione degli incarichi di quest’amministrazione comunale che non ha tuttora redatto quel regolamento previsto da una mozione votata all’unanimità nel maggio 2014. Gli incarichi vengono affidati a professionisti spesso fuori dalla nostra Comunità e non viene data la possibilità sul fronte interno, a chi ne ha titolo, di seguire direttamente alcune questioni che avrebbero fatto risparmiare le nostre casse comunali».

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