In via S.Isidoro aperta la nuova bretella 

Viabilità ad Arco. La strada, corredata di sottopasso e di ciclopedonale, mette in collegamento via Santa Caterina con la provinciale 118 Fugatti: «Servirà a sgravare dal traffico la Ss45 bis ed è il tassello di un’opera molto attesa, come il collegamento Passo San Giovanni - Cretaccio»


Leonardo Omezzolli


Arco. Ha ufficialmente aperto alla circolazione il nuovo tratto stradale di via S. Isidoro che dalla rotonda a sud del Poli mette in collegamento la provinciale 118 che collega Arco con San Giorgio e quindi Riva del Garda. La nuova strada, allargata e corredata di sottopasso ciclopedonale e ciclopedonale al seguito è parte integrante di quella che sarà la viabilità interna necessaria a recepire il traffico in ingresso nell’Alto Garda con il completamento della Loppio Busa. Opera, quest’ultima, che il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, presente ieri mattina all’inaugurazione, ha però fatto sapere che potrebbe subire alcuni ritardi conseguenti alla nuova ridefinizione del raccordo con la zona di Loppio. E qualche ritardo c’è stato anche nella consegna di S. Isidoro in questo caso dovuto prima al ritrovamento di alcuni resti di epoca romana e poi per una sequenza di intoppi dovuti ai raccordi dei sottoservizi che tagliavano la carreggiata e che si è dovuto completamente realizzare ex novo.

Presenti all’inaugurazione oltre a Fugatti, al vicepresidente Mario Tonina e ai tecnici della Provincia anche alcuni sindaci altogardesani, a partire dal primo cittadino di Arco Alessandro Betta, insieme al sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi all’assessore rivano Alessio Zanoni, il presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer e il sindaco di Mori Stefano Barozzi.

Il tratto di via S. Isidoro con i due sottopassi ciclopedonali uno sotto via Narzelle e uno sotto la sp118 zona Arcese dovrà essere proseguita proprio in direzione del Cretaccio per intercettare la Loppio Busa. La nuova bretella stradale ha una lunghezza complessiva di 577 metri, ha due corsie, una per ogni senso di marcia, più 2 banchine laterali per una larghezza complessiva di 9,50 metri.

La nuova rotatoria sulla provinciale 118, via Aldo Moro, ha diametro esterno di 52,50 metri e un diametro interno di 30 metri. Parallelamente si è adeguata la strada interpoderale di via S. Isidoro, che fungerà da pista ciclopedonale e da viabilità di accesso alle proprietà.

Per quanto riguarda i sottopassi, il primo, del tipo ciclabile, ha una lunghezza di 68 metri più le rampe esterne, mentre il secondo, che garantisce la continuità della viabilità secondaria e oltrepassa la nuova viabilità in via Narzelle, ha luce netta di 5 metri e un’altezza di quattro. «Servirà a sgravare dal traffico la strada statale 45 bis - ha spiegato Fugatti - oltre a rappresentare il primo tassello di un'opera fortemente attesa dalla comunità dell'Alto Garda e Ledro, quale il collegamento Passo San Giovanni - Cretaccio». Fugatti ha infine ricordato la consegna dei lavori della prima unità funzionale della Ciclovia del Garda, sponda lombarda, avvenuta pochi giorni fa. Dopo i discorsi di rito e le ultime sistemazioni, nella tarda mattinata le prime autovetture hanno potuto percorrere il nuovo tratto stradale.













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