Colombe bianche in volo per la Memoria

Arco. Ieri, alle ore 10.30 l’istituto Comprensivo di Arco ha sospeso le lezioni per una riflessione comune sul significato della Shoah, termine che letteralmente significa “catastrofe”. In quella...



Arco. Ieri, alle ore 10.30 l’istituto Comprensivo di Arco ha sospeso le lezioni per una riflessione comune sul significato della Shoah, termine che letteralmente significa “catastrofe”.

In quella catastrofe furono uccisi, sterminati, sei milioni di persone: una pagina drammatica della storia dell’umanità che è giusto e doveroso conoscere e il cui ricordo va mantenuto vivo e condiviso: la memoria contro l’indifferenza! Fu proprio il 27 gennaio del 1945 che venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz.

Sulle note di alcuni canti ebraici, i 5 plessi dell’istituto sono stati “custodi della memoria”; si è passati dalla lettura di alcune citazioni scritte dagli alunni al volo suggestivo di 12 colombe bianche; nel cortile di ogni plesso è stata collocata una bandiera della Pace su cui sono stati appesi messaggi e riflessioni degli studenti; il senso congiunto di ogni iniziativa è stato, e vuole continuare ad essere, che la memoria va conservata e alimentata.

Martedì 21 gennaio per le classi terze della scuola secondaria di primo grado c’è stata la possibilità di vedere lo spettacolo ”Giorgio e Gino ricordare cantando” di Piero Nissim in memoria del padre, Giorgio Nissim, amico di Gino Bartali. In un unico momento canti e testimonianza. L’iniziativa fa parte del progetto “Coltivare la memoria contro l’indifferenza al servizio del bene” gestito in collaborazione con i comuni e le biblioteche di Arco e di Riva del Garda, l’Istituto Comprensivo di Riva e l’associazione Amicizia Ebraico Cristiana. La commissione Educare alla Pace, alle relazioni e alla cittadinanza per quest’anno ha scelto tre figure da ricordare. Due sono uomini, Giorgio Perlasca e Gino Bartali, considerati Giusti.La terza figura è una donna, Liliana Segre; dal 1990, è diventata testimone della Shoah e da allora, con coraggio e determinazione, ricorda e riporta in pubblico il proprio vissuto, per seminare la speranza di un mondo diverso. In particolare, alcuni alunni dell’istituto le scriveranno una lettera; in essa saranno riportate anche le riflessioni più toccanti e sentite che, in ogni plesso, proprio lunedì 27 gennaio, sono state appese sulla bandiera della Pace.

Come riscontro, gli studenti auspicano una video chiamata con la senatrice; ora, non rimane che attendere…













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