Arco, niente via libera al sesto assessore 

Non passa in consiglio comunale la modifica del regolamento ma ci si riproverà ad aprile. Critiche le forze di minoranza 



ARCO. Si dovrà attendere ancora un po’ per veder approvato il nuovo regolamento che servirà ad allargare la giunta di Arco con l’introduzione di un sesto assessore. Tanto si è discusso, in questi giorni, delle possibili scelte politiche, ma prima di mettere nero su bianco il nome del prescelto si deve ottenere l’approvazione dell’aula consigliare. Approvazione che mercoledì sera è venuta a mancare per un solo voto imputabile all’assenza della consigliera Silvana Comperini. Questo perché per poter approvare la modifica servivano i due terzi del consiglio e quindi 15 voti. Cinque i voti contrari delle minoranze più un astenuto, assente anche Mauro Ottobre.

Adesso si dovranno convocare altri due consigli entro 30 giorni dal primo passaggio in aula. Nel prossimo sarà necessario ottenere nuovamente i voti favorevoli dei due terzi dell’aula, nella seduta successiva basterà la maggioranza assoluta. Non c’è quindi preoccupazione tra le file della maggioranza che non nega di non avere particolare fretta per arrivare al risultato.

«Una persona in più che da supporto ad una squadra è fondamentale - ha ammesso il primo cittadino Alessandro Betta durante il consiglio dell’altra sera - non si tratta, però, di spartizioni. Infatti, non parlo e non parlerò di nomi che in questa fase è quanto mai prematuro. Si tratta di una possibilità che rimarrà anche per chi verrà dopo di noi».

Se è vero che il nuovo assessore sarà “spesato” sui tagli dell’indennità dei presenti assessori qualche dubbio sulle spese accessorie lo solleva la consigliera Bruna Todeschi. «Quando questo sesto assessore - ha sottolineato la consigliera di minoranza - andrà in viaggio per conto del Comune o dovrà assentarsi dal lavoro per ragioni istituzionali, chi pagherà i rimborsi spesa?».

Per l’altro consigliere di minoranza Claudio Del Fabbro, questo sesto assessore ha il sentore di una spartizione. «Le cariche che sento circolare come ipotesi per il sesto assessore - ha spiegato Del Fabbro - non mi sembrano particolarmente rilevanti. Ci sono tematiche come l’outdoor o il sistema economico e turistico locale che meritano o meriterebbero una delega appropriata. In quest’ottica avrei potuto essere d’accordo, ma le premesse mi fanno sembrare il tutto come una spartizione di equilibri politici». (l.o)

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