Arco, il Mercatino di Natale regge l’urto: bilancio positivo 

Il presidente di Assocentro Andrea Cobbe: «I risultati restano in linea con quelli degli anni scorsi ma dopo Santo Stefano il calo di presenze c’è stato, ci ha salvato lo show in videomapping»



ARCO . Il dato positivo è che il Mercatino di Natale di Arco sembra andare in controtendenza rispetto alle media dei mercatini di tutto il Trentino con un bilancio che nel suo complesso appare positivo. Quello leggermente negativo riguarda le sfide che Assocentro, il consorzio dei commercianti del centro storico promotore del Natale arcense, dovrà mettere in campo per mantenere alto l'interesse nella propria proposta. Per il presidente di Assocentro Andrea Cobbe si è trattato comunque di un anno positivo come lo stesso ha potuto verificare in una recente riunione con gli espositori delle casette del mercatino dove ognuno ha portato le proprie opinioni e i propri giudizi. Un confronto che ha fatto da prima cartina tornasole. «Guardando la situazione generale dei mercatini - ha dichiarato Cobbe - il bilancio è positivo. Come sempre e come in tutte le cose - continua il presidente di Assocentro - ci sono espositori che hanno lavorato di più e quelli che hanno lavorato di meno ma tutto sommato possiamo dire che siamo in linea con gli anni scorsi». Un dato di non poco conto se si considera il calo generale riscontrato in realtà molto simili sul territorio provinciale. «La cosa più importante - ci ha tenuto a precisare Cobbe - è l’indotto creato dal mercatino. Un indotto che risulta essere importante e che ha permesso ad alberghi, b&b, ristoranti e negozi di lavorare molto bene». Scopo, quest’ultimo, che fu il motivo principale per il quale oltre 20 anni fa si decise di far nascere i mercatini di Natale anche ad Arco. Secondo il presidente il periodo migliore per del Natale arcense è stato quello da novembre a Natale. Dopo il 26 dicembre, invece, anche Arco ha sofferto un calo di presenze nonostante la novità dello show in videomapping, «Lo spettacolo favoloso», che è stato altamente partecipato anche nei giorni di meteo avverso e che ha contribuito a tamponare il calo di presenze. A incidere, come per i cugini rivani, la neve che ha invogliato molti turisti a preferire le piste da sci ai più classici mercatini. «Sicuramente - ha analizzato Cobbe - neve e qualche pioggia ci hanno fatto rallentare, specialmente dopo Natale. La novità del videomapping - continua Cobbe - è stata molto apprezzata e ha tamponato il calo di presenze». Il mercatino di Natale, quindi, è in buona salute, subisce leggermente il calo ma conserva al proprio interno gli anticorpi per fronteggiare quello che in altri mercatini è stato percepito come un forte momento di crisi. Per il prossimo anno Cobbe annuncia già alcune novità. «Vogliamo consolidare la nostra peculiare identità, faremo uno spazio al chiuso per bambini, organizzeremo delle serate a tema in una sorta di evento nell’evento e, ovviamente - ha concluso il presidente - ci sarà la seconda puntata del videomapping oltre a nuovi allestimenti decorativi». (l.o.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano