Alla “materna” quaranta bambini con otto maestre 

Arco. La “mini-ripresa” dell’anno scolastico 2019/2020, con il prolungamento fino al 31 luglio, ha visto la riapertura anche della scuola materna di Bolognano. Struttura che, dal 18 giugno, accoglie...



Arco. La “mini-ripresa” dell’anno scolastico 2019/2020, con il prolungamento fino al 31 luglio, ha visto la riapertura anche della scuola materna di Bolognano. Struttura che, dal 18 giugno, accoglie 40 bambini, suddivisi in quattro gruppi da dieci, accuditi da otto maestre, oltre al cuoco e al personale d’appoggio. «Per poter riaprire la scuola materna in sicurezza abbiamo dovuto attenerci ai protocolli e alle disposizioni pervenute da Provincia e Federazione, adattando gli spazi esistenti – dichiara la presidente Maria Caprioli - le mense sono diventati spazi per l’accoglienza dei bambini (con la necessità di lasciare i genitori-accompagnatori all’esterno delle mura della scuola), le aule sono state attrezzate per consentire gli spazi dei giochi nel rispetto del distanziamento, e sono stati mantenuti in uso solo i giochi che possono essere puliti e disinfettati. Nelle aule i tavoli che normalmente servono per i giochi e le attività di disegno hanno dovuto ospitare anche lo spazio del pasto, mentre i servizi igienici sono stati assegnati in esclusiva a ciascun gruppo di bambini, con pulizie e igienizzazioni costanti alla fine di ogni singolo utilizzo. Un impegno per maestre, operatrici ed organizzazione non indifferente».

La scuola è dotata di un ampio giardino con verde e giochi, che è stato suddiviso a settori per ospitare in autonomia i quattro gruppi di bambini ed educatori.

«Al primo posto, la sicurezza per bambini ed operatori: è questo il leitmotiv che ha guidato la nostra riapertura – aggiunge la presidente - con un patto non scritto tra scuola e famiglie, dove l’obbligo dell’igiene e del rispetto dei comportamenti di entrambi i soggetti possa portare al rasserenamento dell’ambiente e delle persone coinvolte, per poter pensare positivamente alla ripartura del ciclo scolastico a settembre».

Nei giorni scorsi la scuola è stata visitata dal responsabile della sicurezza della Federazione, che ha valutato positivamente le soluzioni logistiche adottate e ha certificato il rispetto delle regole della sicurezza imposte. «In un clima generale di perplessità e, perché no, di paura, credo sia sbagliato parlare di pericolosità dell’apertura “affrettata” o di rischio – conclude Maria Caprioli – non sarà certo la scuola materna a veicolare il virus o a creare situazioni di pericolo. È d’obbligo, invece, da parte dei soggetti che gestiscono la scuola, infondere fiducia nei confronti dei nostri ambienti sicuri e sorvegliati, oltre che incentivare la partecipazione attiva di tutto il personale coinvolto in questo delicato momento». S.BASS.













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