Ad Arco vandalismi e furti tutti in una notte 

A San Giorgio preso di mira il bar del circolo: rubati pochi soldi e un cellulare Nelle campagne di via Cerere danneggiato il nuovo impianto d’irrigazione



ARCO. Ladri e vandali all’opera, durante le scorse notti, nelle campagne e nell’immediata periferia di Arco dove sono stati messi a segno furti e vandalismi.

I ladri sono entrati all’interno del circolo ricreativo di San Giorgio portandosi via un bottino a dir poco magro, ovvero spiccioli e banconote per un ammontare di neanche 40 euro. Non si è trattato di un furto della disperazione, compiuto da qualche vagabondo alla ricerca di un espediente contro la miseria e la fame: nel bar del circolo, infatti, niente è stato toccato tranne i soldi e un cellulare che serviva come telefono di servizio. Nulla da mangiare è stato portato via o consumato, manco un sorso d’acqua. «Eppure dentro il bar ci sono la televisione e lo stereo – spiega Julia Anesi, che aiuta la mamma nella gestione del circolo – i ladri si sono limitati a racimolare i soldi del fondo cassa e le monete che teniamo per dare il resto ai soci, forse si aspettavano di trovarci più denaro ma non ne lasciamo mai troppo nella cassa. Il telefono cellulare valeva sì e no un centinaio di euro». Ad accorgersi del furto, domenica mattina, è stato il padre di Julia al momento della riapertura: trovando la porta del bar non chiusa a chiave ha pensato ad una dimenticanza della sera prima, invece era stata forzata dai ladri qualche ora addietro.

Nella stessa zona, poche settimane fa, i ladri avevano preso di mira un deposito agricolo in via Narzelle rubando bici ed attrezzature per un valore di diverse migliaia di euro.

I vandali, invece, hanno dato l’assalto, sempre nella notte fra sabato e domenica, al nuovo impianto irriguo realizzato dai consorzi della Busa, riuniti nel consorzio di secondo grado, nelle campagne di via Cerere danneggiando le centraline che regolano la distribuzione a goccia dell’acqua per l’irrigazione dei campi. Il gesto è stato duramente condannato dal presidente del consorzio irriguo di secondo grado Giorgio Planchenstainer e dal presidente del consorzio Fitta di Arco. «Questi atti di vandalismo - hanno voluto commentare - rappresentano una seria irresponsabilità verso sé stessi e tutta la comunità perché i costi di questa inciviltà e mancanza di rispetto la pagano tutti, compreso chi il danno lo ha attuato. Esprimiamo il nostro sdegno verso questo atto inqualificabile che soprattutto ci preoccupa seriamente della perdita generalizzata dei valori fondamentali del rispetto della cosa pubblica e delle persone che si impegnano per il bene comune. E' stata presentata denuncia alle forze dell’ordine a cui abbiamo riposto la nostra assoluta e stimata fiducia affinché si trovi chi ha provocato il danno anche per dare un segnale forte di rispettosa civiltà». (gl.m.)













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