In Rocca le foto e i camion della vecchia Gardesana  

Al Mag. Aperta la mostra curata dall'associazione Araba Fenice di Arco che ha visto la presenza degli ex autisti e dei loro mezzi, parcheggiati al Brolio. In previsione c’è anche un documentario


Gianluca Marcolini


Riva. Parcheggiati al Brolio, nel parco all’esterno della Rocca, due dei grandi camion che sono diventati vecchi (pardon, d’epoca) a forza di percorrere avanti e indietro (anche) la Gardesana Occidentale. All’interno, negli spazi del Mag, la mostra sulla storia della strada, iniziativa che è frutto del lavoro documentale, certosino, svolto da Alessandro Fedrigotti, Alessandro Riccadonna e Donato Riccadonna dell’associazione Araba Fenice di Arco, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

La mostra ha aperto i battenti ieri pomeriggio. Alle 18 l’inaugurazione ufficiale, ma un’ora prima ci si è divertiti ad ammirare i due camion ripercorrendone le gesta quasi eroiche, viste le difficoltà dei trasporti dell’epoca, raccontate dalla voce dei camionisti. Poi, il taglio del nastro, ancora aneddoti e quindi la visita degli spazi espositivi dove vengono ripercorse le fase della costruzione della Gardesana e delle settanta gallerie distribuite lungo i 154 chilometri da Gargnano a Riva. Ad arricchire la mostra anche un filmato dell’Istituto Luce e soprattutto le foto dei protagonisti, gli autisti dei camion con i loro ricordi messi nero su bianco: il ledrense Silvano Rosa, il rivano Ottavio Betta (raccontato dalla figlia Marta), l’arcense Ivo Galas, per citarne alcuni.

La mostra rimarrà aperta fino a metà novembre, per riaprire il prossimo anno quando il progetto culturale sarà completatoda una pubblicazione e soprattutto da un documentario.

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