In Italia colpite 60mila persone 

La nuova terapia (non ancora riconosciuta) del neurologo Cicero Galli Coimbra



ARCO. La sclerosi multipla, detta anche a placche, è una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale. Oggi sono conosciute almeno 80 tipi di malattie autoimmuni e in tutti questi casi si assiste ad una alterazione del sistema immunitario che dà origine a reazioni dirette contro parti dell'organismo stesso. Anche se il meccanismo con cui la sclerosi multipla si manifesta è stato ben compreso, l'esatta causa è ancora sconosciuta, e le diverse teorie propongono cause genetiche, infettive o di rischio ambientale. Si stima che la malattia colpisca circa tre milioni di persone nel mondo, mezzo milione in Europa e circa 60.000 in Italia, 1 ogni 1000 abitanti; la regione italiana più colpita è la Sardegna e colpisce soprattutto le donne (incidenza 3 a 1), ma quando si manifesta nei maschi è molto più aggressiva.

Da una quindicina di anni un neurologo brasiliano, Cicero Galli Coimbra, ha elaborato un protocollo (non ancora riconosciuto dalla comunità scientifica) che ha affrontato con ottimi risultati moltissimi casi di sclerosi multipla e altre malattie autoimmuni con alte dosi di vitamina D3. Lo stesso Coimbra dice che non si tratta di una cura, perché se i pazienti smettono di prendere la vitamina D, c’è una buona probabilità che la malattia ritorni ma, per il periodo che la prendono, possono condurre una vita tutto sommato normale. L’idea alla base del protocollo Coimbra è che il sistema immunitario è regolato dalla forma attiva della vitamina D che però nei soggetti autoimmuni è molto bassa e quindi se ne devono ingerire livelli altissimi giornalieri. Il tutto, è bene ricordare, sotto stretta sorveglianza medica evitando il fai da te, anche perché la vitamina D è un ormone. (d.r.)













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