Galleria Segantini accessibile ai non vedenti 

Il progetto, con audioguide e un percorso in braile, promosso dall’associazione Shqipet



ARCO. «È necessario cambiare prospettiva, e rendersi conto che la disabilità non è quella delle persone, ma degli ambienti che non sono abili ad accoglierla». È sulla base di questo principio che, ad Arco, sta per materializzarsi un importante progetto di inclusione: tramite targhette braille e audioguide la Galleria Civica Giovanni Segantini verrà resa accessibile anche a persone ipovedenti e non vedenti. Una mostra “senza frontiere”, a misura di tutti, per offrire all’intero pubblico la possibilità di accedervi, abbattendo le barriere architettoniche e sensoriali. L’idea è nata grazie all’associazione arcense Shqipet, una realtà che si è costituita nel 2015 su impulso dell’attuale presidente Klaudio Findiku, impegnata nel sociale e molto vicina alle tematiche dell’inclusione. «Ho accolto con grande entusiasmo l’idea del nostro vicepresidente Ricard Tomorica, che vive in prima persona le difficoltà legate alle barriere architettoniche, ancora troppo presenti anche nel nostro territorio - ha commentato Findiku – assieme a tutti i soci abbiamo deciso di dar seguito al suo progetto, nella piena convinzione che sia importante intraprendere iniziative di questo tipo e fare attività di sensibilizzazione sul tema delle barriere a tutti i livelli: ogni cittadino, infatti, può trarre beneficio da un territorio accessibile e sbarrierato». Permettere ai non vedenti la visita guidata di una mostra significa aprire all’uomo una strada verso le arti figurative difficilmente accessibile in altro modo, «oltre che – ha aggiunto il presidente dell’associazione – tenere fede al principio secondo cui la vista non è il solo senso a cui fare affidamento». Un progetto di assoluta novità e di forte spessore umano, che ha trovato subito il sostegno del Mag Museo Alto Garda, della Comunità Alto Garda e Ledro, del Comune di Arco, di Garda Trentino e della Cassa Rurale Alto Garda, oltre che dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Trento e di diverse associazioni di disabili e di categoria dell’Alto Garda e Ledro. «È importante capire – ha aggiunto - che il mondo offre infinite possibilità. Chi è normodotato ha tanti mezzi per esplorarlo, e talvolta li usa anche poco. Chi è disabile è solo una persona che usa un’altra strada, magari più lenta ma ugualmente rispettabile». Il percorso verrà inaugurato a marzo, in concomitanza con la riapertura della Galleria Civica, e accompagnerà i visitatori con difficoltà visive in una speciale esplorazione plurisensoriale delle opere del pittore divisionista arcense. «Assieme a questo stiamo organizzando una tavola rotonda sul tema dell’inclusione e dell’accessibilità, aperta a tutti gli operatori economici del territorio – ha concluso Findiku – un momento importante per fare il punto sulla situazione attuale e per riflettere sulle strategie da adottare in futuro». (s.bass.)













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