Dro, la mamma diventa autrice: «La vita che vince sull’handicap» 

Bruna Cavedon ha pubblicato il libro “Da quando tu ci sei io ci sono” per raccontare i trent’anni trascorsi accanto al suo Mattia: «La disabilità non impedisce di vivere una vita meravigliosa»  


di Leonardo Omezzolli


ALTO GARDA. «Si mettano le cose in chiaro: l’handicap è uno spauracchio enorme, ma per grave che possa essere si può avere ugualmente una bella vita». Bruna Cavedon è la mamma di Mattia Zanella, un ragazzo affetto da una grave forma di disabilità insorta in seguito al parto, per una grave asfissia. Un momento traumatico che Bruna non nasconde e che ha segnato, per lei e il marito Ivan, l’inizio di un nuovo percorso, quello di far vivere un’esistenza piena al loro figlio. «Per noi si è trattata di una vera scelta di vita - racconta - ed abbiamo deciso di dedicarla interamente a lui. A Mattia abbiamo dedicato i nostri giorni che sono diventati quelli della sua vita e in questo percorso che continua ancora oggi ci siamo ritrovati. Dalla nostra esperienza è nato questo libro».

“Da quando tu ci sei io ci sono” è il volume di circa 200 pagine edito dalla casa editrice Erickson per la collana Live, che Bruna ha scritto mettendo insieme oltre 30 anni di storia di Mattia, di sofferenze, di ostacoli, di dubbi, di sogni e di speranze. Un insieme di testi che la stessa madre ha scritto di proprio pugno mettendo nero su bianco, a penna, le proprie emozioni e il proprio vissuto in questo lungo cammino. Una narrazione organica che alle volte salta nel tempo, non cronologica, ma che fonda le proprie basi sulla spassionata comunicazione di quanto possa essere bello vivere una vita anche se accompagnate da una disabilità. «Noi siamo stati fortunati - ammette la mamma accanto al marito - perché abbiamo incontrato le persone giuste e siamo stati capaci di selezionare quelle che ci facevano bene e con loro abbiamo camminato fianco a fianco in questi 30 anni». Una donna forte, curiosa, sempre alla ricerca di una spiegazione, priva della paura di conoscere, studiare ed imparare tutto quello che avrebbe potuto dare sollievo e aiutare Mattia. «Alle volte ci si dimentica che c’è una persona dietro la disabilità - riflette l’autrice del bel libro - e le nostre apprensioni, i timori, le nostre paure rischiavano di imprigionare l’esistenza di Mattia».

È un libro che parla di una conoscenza continua, giornaliera, costruita momento dopo momento. Un volume che parla a genitori come loro, a insegnanti che assistono ragazzi come Mattia, alla gente comune che guarda alla disabilità con timori e paure. Un libro semplice, diretto e ricco dell’energia di Bruna Cavedon che ha saputo nella difficoltà trovare le forze per donare al proprio figlio, alla propria famiglia un’esistenza piana e gratificante.

Il libro, redatto grazie anche alla partecipazione dell’insegnante di Mattia, Maria Elisabetta Montagni, verrà presentato sabato 17 marzo alle 20 al centro culturale di Dro.

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