l’assemblea

Allevatori Trentino: Fezzi annuncia (a sorpresa) le dimissioni

E sul tema dei grandi carnivori l’assessore Zanotelli: «Dobbiamo fissare un numero massimo»


Carlo Bridi


TRENTO. Dopo sei anni dalla sua prima nomina Mauro Fezzi lascerà con il prossimo autunno la presidenza della Federazione, alcuni mesi prima della scadenza regolare del secondo mandato che scade la prossima primavera. Lo ha annunciato a sorpresa all’assemblea annuale dei soci svoltasi stamattina (venerdì 21 maggio).

Alla richiesta di spiegare il suo gesto inatteso, Fezzi precisa subito che fra meno di un anno non avrebbe voluto trovarsi ancora nella situazione che lo spingevano ad accettare un altro mandato. Così, ragiona, "c’è tutto il tempo per trovare un nuovo presidente, ma da subito comincerò a cedere le mansioni gradualmente al vice presidente Giacomo Broch che peraltro oggi non era presente all’assemblea perché ospitava in Primiero la seduta della Giunta Provinciale che doveva affrontare anche il problema dei grandi carnivori che stanno aumentando in Trentino in modo esponenziale".

Ma ora veniamo all’assemblea dei soci della Federazione Allevatori che sono ancora 1120 e che hanno espresso il loro voto unanime all’approvazione del bilancio che ha visto il valore della produzione raggiungere la cifra di 14 milioni 647 mila euro. Il patrimonio netto della cooperativa è di 8 milioni e 100 mila euro, l’utile è stato di 464 mila euro poco più della metà di quello dello scorso anno per la mancanza di alcune entrate, ha affermato il direttore Massimo Gentili.

A tenere banco sono stati innanzi tutto l’incremento dei grandi carnivori, stime non comunicate ufficialmente ma in mano ai vertici della Federazione parlano di un raddoppio di orsi e lupi nell’arco di pochi anni con problemi enormi per gli allevatori. I sempre più frequenti attacchi anche in prossimità dei centri abitati, cronaca di questi giorni, ci preoccupano molto ha affermato il presidente Fezzi.

Altro tema di attualità legato alla pandemia sono le difficoltà legate al forte calo dei ricavi collegati al turismo. Con una chiusura d’anno che ha visto un arretramento delle remunerazioni a fronte di un incremento dei costi di produzione. “Qualche apprensione – ha aggiunto il presidente- si nutre anche relativamente al principe dei formaggi trentini: il Trentingrana, per il quale si registra un forte incremento delle giacenze con la preoccupazione che quando saranno pronte tutte le forme in stagionatura per essere imesse sul mercato: 21/22 si potranno registrare riduzioni nei prezzi”. In questo contesto,”va apprezzato lo sforzo dell’assessore Zanotelli anche per un incremento del sostegno promozionale per il settore zootecnico e lattiero caseario” ha detto Fezzi, il punto vendite dopo la chiusura dei 2 mesi della scorsa primavera ha recuperato bene mentre prosegue con soddisfazione il rapporto con il Gruppo Poli. Con il Codipra abbiamo definito l’IST, Fondo stabilizzazione del reddito nel settore latte.

Ma cosa risponde la politica provinciale? L’assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli ha affrontato punto per punto i temi posti da Fezzi.

Sul problema grandi carnivori la nostra attenzione è massima ha affermato per i lupi stiamo collaborando anche con la Provincia di Bolzano, mentre per gli orsi loro non hanno il problema che va affrontato al livello nazionale. D’altro canto l’intera Giunta oggi lo ha affrontato a Passo Cereda. Per quanto riguarda il delicato tema delle malghe la Giunta provinciale era già intervenuta nella scorsa legislatura con una direttiva, ed ora è impegnata d’intesa con il Consorzio dei Comuni nella sensibilizzazione dei proprietari. Ma è nostra volontà-ha precisato di collegarlo al PSR. Per il problema mercato siamo impegnati in una azione di promozione dei nostri prodotti agricoli, ha ricordato, mentre grande attenzione ha riservato all’accordo con il Codipra per l’attivazione dell’Ist.













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