in tribunale

Accoltella il rivale al parco in stazione: patteggia 9 mesi 

L’aggressione in gennaio a Merano. Era stato arrestato inizialmente con l’accusa di tentato omicidio. Un 47enne iracheno aveva ferito al collo e al braccio con due fendenti un 20enne del Bangladesh



MERANO. In un primo tempo era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio per accoltellamento. Ora, dopo gli accertamenti di rito nel corso dell’inchiesta, l’autore delle coltellate non solo è tornato in libertà ma è riuscito a cavarsela con una pena patteggiata a nove mesi di reclusione.

L’imputazione originaria di tentato omicidio è stata derubricata in lesioni personali in quanto l’indagine ha dimostrato che il ferito non sarebbe mai stato in pericolo di vita. In altre parole le coltellate non avrebbe attinto organi vitali, dunque, non avrebbero mai messo in pericolo la vita della persona aggredita.

Il giovane bengalese (che risulta residente a Malles) venne ferito ad un braccio e al collo. Come si ricorderà l’episodio avvenne nel parco della stazione, in viale Europa, nel gennaio scorso. Ferito e feritori sono due cittadini stranieri e l’episodio avvenne a conclusione di una furibonda lite scoppiata tra i due per futili motivi. Giocò un ruolo preponderante, probabilmente, anche l’abuso di sostanze alcoliche.

Nell’area del parco della stazione, dove già in passato si sono verificati fatti di violenza, gravitano persone senza un lavoro, spesso prive di un’abitazione, persone che nello scippo o nello spaccio possono trovare un espediente per tirare avanti. A finire in carcere con l’accusa di tentato omicidio era stato un quarantasettenne di nazionalità irachena che colpì con un fendente un ventunenne bengalese.

L’inchiesta accertò che i due si conoscevano. entrambi erano infatti ospiti del centro per l'emergenza freddo di Quarazze. Il giovane ferito venne ricoverato d’urgenza all’ospedale di Merano ove per fortuna le ferite rimediate si dimostrarono, come detto, meno gravi del previsto. Ora il feritore iracheno, assistito legalmente dall’avvocato Nicola Nettis, ha chiuso la vicenda giudiziaria patteggiando 9 mesi di reclusione per lesioni personali.













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