Emons riscopre il Krimi: Ani come Izzo, noir con poesia

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Dopo la Scandinavia di Marsilio (ma anche di Iperborea e Sellerio), la Germania di Emons. Tre titoli per inaugurare una serie, nella speranza che possa essere fortunata come quella che i colleghi veneziani hanno aperto oltre dieci anni fa con Stieg Larsson e che ancora registra vendite da top ten. E le premesse ci sono tutte. Con Delitto al pepe rosa di Brigitte Glaser – nei panni del detective c'è una cuoca, al grande pubblico piacerà sicuramente! – Sia fatta la tua volontà di Alfred Hellmann – che sembra pronto per un film di Quentin Tarantino – ma soprattutto con il letterario Süden. Il caso dell'oste scomparso di Friedrich Ani. Tabor Süden è il protagonista dei romanzi del “campione” del genere Krimi: ex commissario di polizia, fortissimo bevitore, è un detective privato specializzato nel ritrovamento di persone scomparse. Tedesco dei Sudeti, come suggerisce il nome di battesimo, Süden è anche alla ricerca del padre che lo ha abbandonato, ma soprattutto alla perenne ricerca di se stesso. Una ricerca lenta e sistematica, che conduce in un mondo di sconfitti, ex poliziotti come lui, alcolizzati, prostitute, che Ani trasforma in pagine di grande impatto poetico, immagini un po’ sfumate, colori tenui, con un registro noir che a tratti ricorda quello del grande Jean Claude Izzo, a volte quello del nostro Massimo Carlotto, senza però riferimento alcuno all'attualità – Süden non ha nemmeno il cellulare – né velleità socio-criminologiche: Tabor indaga nell'animo dei suoi dannati e nel suo. «Dà la caccia ai fantasmi – ha scritto Gianrico Carofiglio – Ai suoi, ma anche ai nostri».

Süden. Il caso dell’oste scomparso
Friedrich Ani
Emons, 317 pagg., 13,50 euro













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