Susan Abulhawa, la scrittrice online all’Eurac di Bolzano 

Oltre la letteratura. Appuntamento in videoconferenza il 17 giugno Al centro della discussione Palestina, rifugiati e diritti delle donne



Bolzano. Gli incontri pubblici previsti in regione nei mesi scorsi erano stati annullati causa lockdown, in piena pandemia. Ora l’ Eurac di Bolzano ripropone l’ appuntamento con la scrittrice palestinese Susan Abulhawa in videoconferenza, sulla piattaforma Zoom, la prossima settimana, mercoledì 17 giugno, alle ore 15,30. In agosto uscirà negli Stati Uniti, di cui è cittadina e dove vive, il suo terzo romanzo, “Contro il mondo senza amore”. I primi due sono stati pubblicati anche in Italia, da Feltrinelli. “Ogni mattina a Jenin”, città della Cisgiordania, racconta la storia di quattro generazioni di palestinesi mentre “Nel blu tra il cielo e il mare” è ambientato a Gaza. Susan Abulhawa, giornalista e scrittrice, laureata in scienze biomediche, attivista umanitaria, ha fondato l’associazione Playgrounds for Palestine che si occupa dei bambini dei territori occupati da Israele. Dalla sua terra è stata costretta ad andarsene, con la famiglia, dopo la Guerra dei sei giorni del 1967 nel corso della quale Israele occupò la striscia di Gaza, la Cisgiordania, la penisola del Sinai e le alture del Golan costringendo all’esilio migliaia e migliaia di palestinesi. Prima di arrivare negli Stati Uniti, l’attivista ha trovato rifugio in diversi Paesi, tra i quali il Kuwait e la Giordania. Già per due volte le autorità israeliane le hanno negato l’ingresso in Palestina. «A me è proibito stare in quella terra dove sono, da almeno ventiquattro generazioni, una cittadina di Gerusalemme. Quello palestinese – afferma la scrittrice, raggiunta via email – è il più grande popolo di rifugiati al mondo, anche se la nostra migrazione forzata è avvenuta qualche decennio fa». La conferenza sarà moderata dal sociologo Andrea Membretti che presenterà il progetto europeo Eumint (Euroregioni, immigrazione, integrazione) e da Clara Raffaele Addamo dell’Eurac Research. La scaletta prevede che la scrittrice svolga la sua conferenza, in inglese, per una cinquantina di minuti, partendo dal romanzo “Ogni mattina a Jenin” e affrontando il tema dei rifugiati e della condizione della donna in Palestina. Terminato l’intervento, verrà dato spazio alle domande dei partecipanti. A proposito dell’occupazione israeliana dei territori, Susan Abulhawa sottolinea: «È un progetto di colonizzazione, completo di occupazione militare, leggi sull’apartheid e incessante terrore ai danni di una popolazione autoctona prigioniera, che non ha modo di difendersi dalla più grande potenza militare della regione». Per poter partecipare alla conferenza è necessario iscriversi a questo link della piattaforma Zoom: https://scientificnet.zoom.us/meeting/register/tJ0pduqopjksGtCINv8V5oR69tdJXTmJnv4J PA.PI.













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