L’avventura della pace: pacifismo e Grande Guerra 

Domani alla Fondazione Museo Storico il nuovo libro di Bruna Bianchi A dialogare con l’autrice Quinto Antonelli e Massimiliano Pilati



TRENTO. Domani 17 dicembre alle 17.30, presso la Biblioteca della Fondazione Museo Storico del Trentino in via Torre d’ Augusto 35 a Trento, sarà presentato l’ ultimo libro di Bruna Bianchi “L'avventura della pace: pacifismo e Grande Guerra”. Un lavoro ampio e articolato che, nella prima parte offre un quadro sintetico delle nuove organizzazioni pacifiste sorte negli anni di guerra, dei loro obiettivi, delle nuove forme di militanza, del pensiero di alcuni dei loro membri più influenti, mentre nella seconda parte si sofferma sulle esperienze in Italia, dove il movimento pacifista e non violento trovò la sua vitalità soprattutto dopo la caduta del regime fascista. L’ autrice, che ha insegnato Storia contemporanea all’ Università di Venezia, dialogherà con Quinto Antonelli della Fondazione Museo storico del Trentino, studioso della storia delle guerre del Novecento, e Massimiliano Pilati, presidente del Forum Trentino per la pace e i diritti umani. In tempo di guerra l’ impegno per la pace comporta indubbiamente un grosso rischio e, d'altra parte, può essere un percorso capace di cambiare radicalmente la convivenza umana. Negli anni del primo conflitto mondiale gli uomini e le donne che intrapresero questa “avventura” furono una minoranza, ma non per questo priva di forza. Anzi, riuscirono a mettere in piedi nuove associazioni, reagirono con la parole e l’ azione all’ impotenza e all’ isolamento, portarono alla luce le cause profonde della guerra e del suo potere diabolico in grado di distruggere intere popolazioni. Come ha ricordato Vincenzo Passerini in un editoriale di qualche settimana fa, erano «cristiani, socialisti, femministe, liberali che tornarono a farsi sentire, ad affermare l'incompatibilità tra cristianesimo e guerra e tra guerra e socialismo, denunciarono il nazionalismo l'industria e il traffico delle armi, le ingiustizie subite dalle donne, ma nello stesso tempo soccorsero le vittime, diedero assistenza ai feriti, aiutarono gli orfani e le vedove, senza guardare in faccia alle nazionalità a cui appartenevano». E sono proprio loro i protagonisti principali del volume di Bruna Bianchi “L’ avventura della pace” che viene presentato a Trento. Un libro frutto di lunghissime ricerche, che rende giustizia a tutte le piccole o grandi storie di pacifiste e pacifisti che durante la Grande Guerra hanno operato sia a livello nazionale che internazionale. Un'opera in cui Bruna Bianchi ha voluto ricostruire l'atto di nascita del processo di rinnovamento che ha attraversato la riflessione e l'azione pacifista. «Un inizio – come afferma l'autrice – che deve essere colto nella concretezza dell'esperienza vissuta da coloro che si impegnarono per la pace in tempo di guerra, nel senso di disperazione per le vite stroncate che aumentavano giorno dopo giorno, nell'incertezza del domani, nello sforzo immane di resistere alla suggestione di massa, all'impoverimento spirituale, alla rassegnazione, nell'angoscia di chi coglieva le conseguenze drammatiche della campagna di odio, della xenofobia e sapeva prevedere gli esiti dell'involuzione reazionaria sulla convivenza sociale”. L’ iniziativa è organizzata in collaborazione con il Forum Trentino per la pace e i diritti umani e la tappa a Trento è il primo dei tre appuntamenti che vedono coinvolta Bruna Bianchi: il libro verrà infatti presentato anche al Museo delle donne di Merano il 18 dicembre e, il giorno dopo a Bolzano.















Scuola & Ricerca

In primo piano