Ecco la signora punk del teatro italiano 

Rovereto. Questa sera all’Auditorium Melotti “Guarda come nevica 1. Cuore di cane” Licia Lanera sul palco nell’ambito della rassegna “Altre Tendenze” del Centro Santa Chiara


Katja Casagranda


Rovereto. Considerata “la signora punk del teatro italiano” Licia Lanera arriva per la prima volta in Trentino con il suo spettacolo “Guarda come nevica 1.Cuore di Cane” è l’ospite del nuovo appuntamento di Altre Tendenze, la stagione di teatro contemporaneo organizzata dal Centro Culturale Santa Chiara di Trento. L’appuntamento questa sera è alle ore 21 in Auditorium Melotti di Rovereto. In questo spettacolo si iscrive tutta la cupa inquietudine della letteratura russa ispirandosi al romanzo di Michail Bulgakov. Prodotto da Compagnia Licia Lanera, in coproduzione con TPE – Teatro Piemonte, lo spettacolo vedrà in scena la stessa regista barese. L’artista arriva a Trento dopo essere stata recentemente inserita nei “30 nomi che contano a Bari” dal Corriere del Mezzogiorno. La drammaturgia si intreccia alla musica in quanto l’azione in scena sarà accompagnata dalla musica elettronica live eseguita da Tommaso Qzerty Danisi. “Guarda come nevica 1. Cuore di cane” è il primo capitolo di una trilogia che la regista dedica al suo progetto. Lo spettacolo di questa sera è dedicato all’ispirazione letteraria che giunge dai testi e dagli autori russi, autori che sono il fulcro di indagine della trilogia. Il progetto, originariamente nato per il programma “Tutto esaurito!” di Rai Radio 3 proprio per questo è caratterizzato dalla supremazia della componente sonora, e porta appunto in scena l’adattamento del romanzo di Michail Bulgakov.

La storia attorno a cui ruota lo spettacolo tratta dal libro che viene frequentemente paragonata a Frankenstein, racconta del professor Filippovic, andrologo e ginecologo impegnato in una ricerca sul ringiovanimento del corpo umano. Il caso farà incrociare le strade dello scienziato e di Pallino, cane randagio in procinto di morire di fame e di freddo nelle vie di Mosca.

Il professore deciderà di trapiantare i testicoli e l'ipofisi di un uomo morto al cane, creando un ibrido bestiale e rendendolo in grado di parlare e di pensare come una persona. E qui si ravvisa la similitudine con Frankenstein e si iscrive nel genere del romanzo fantascientifico satirico. Nella trasformazione chirurgica di un cane in un uomo l’intento è quello di parodiare con una favola morale il regime sovietico. Il romanzo infatti venne scritto in un momento in cui fu ideata la NEP, acronimo per Nuova Politica Economica approvata da Lenin dopo il fallimento della sovietizzazione forzata dell’economi. Uno spettacolo quello proposto quest’oggi a Rovereto in cui l’inconfondibile verve dell’attrice barese e la musica elettronica di Tommaso Qzerty Danisi riescono a scavare l’ossessione per la bellezza e la giovinezza della società odierna, raccontandone l’angoscia attraverso un’irreale esasperazione.

«In Cuore di Cane è presente l’ossessione per la bellezza e la giovinezza, tema a me molto caro che ho ampiamente affrontato in TheBlack’s Tales Tour. – spiega Licia Lanera nelle note di regia del suo spettacolo - Il mio interesse sta nell’analizzare le conseguenze di questo fenomeno che riproduce una società narcisista e sola, sempre giovane, così giovane da legare la nostra coscienza a una chat di Facebook o a un paio di scarpe; allontanandoci sempre più dalla possibilità di assumere responsabilità reali».













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