L'INTERVISTA

Allevi: «Chi mi ama si emoziona, chi mi detesta perde tempo» 

Il musicista si è esibito ieri, venerdì 16 marzo, al Comunale di Bolzano con il suo “Equilibrium Tour”. Sul palco anche 13 archi dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Il 23 marzo la replica a Trento


di Daniela Mimmi


TRENTO. C’è persino un asteroide che porta il suo nome: giovanniallevi111561. Dato dall’Agenzia Spaziale americana NASA. Quasi un milione di dischi venduti e concerti nei teatri più prestigiosi del mondo, dalla Carnegie Hall di New York all’Auditorium della Città Proibita di Pechino, Giovanni Allevi fa due tappe in regione con il suo nuovo Equilibrium Tour: dopo quella di venerdì 16 marzo al Teatro Comunale di Bolzano, tornerà in scena il 23 marzo, all’Auditorium S. Chiara di Trento, con inizio alle ore 21.

Allevi è amato da molti, come il cantante lirico Andrea Bocelli, l’étoile Roberto Bolle, l’architetto Renzo Piano, il Premio Nobel Michael Gorbaciov e lo scrittore John Grisham, ma anche detestato da molti, da tutti quelli che lo criticano per le sue melodie giudicate troppo sdolcinate e commerciali, ovvero musica pop che poco ha a che fare con la musica classica. In questo tour, che prende il nome dall’ultimo album di studio del pianista marchigiano, uscito l’ottobre scorso, e che si snocciola in venti concerti in tutta Italia, Allevi sarà sul palco con il pianoforte accompagnato da 13 selezionati Archi dell’Orchestra Sinfonica Italiana, in equilibrio perfetto nella sua musica tra compositore, pianista e direttore d’orchestra. Da lì il titolo, “Equilibrium”. Gli chiediamo di anticiparci la scaletta dei due concerti di Bolzano e Trento.

«Durante il Tour, assieme ad un gruppo di Archi dell’ Orchestra Sinfonica Italiana, eseguiremo i brani di Equilibrium, pervasi dalle due forze contrastanti che animano tutto il lavoro: il rigore accademico dell’anima classica, l’impeto sovversivo dell’anima rock».

Che cosa intende quando dice che il suo concerto deve essere vissuto come esperienza mistica?

«Con la mia musica ho sempre cercato una luce a partire dal buio che sento in fondo all’anima. Ho sempre chiesto alle note di portarmi via, fino ad esplorare orizzonti incontaminati. È possibile che il concerto possa regalare suggestioni mistiche, ma questo dipende dalla predisposizione dell’ ascoltatore».

Pensa di essere riuscito nel suo intento di dare vita alla nuova musica classica contemporanea? Cosa contempla questo nome?

«Da un punto di vista estetico sì. Ho chiarito che la musica classica contemporanea è un linguaggio in cui le forme classiche, complesse e dilatate, sono permeate dai suoni e dai ritmi del presente. Ma devo anche riconoscere di non aver creato una scuola di giovani compositori che abbiano accolto questa visione, poiché mi rendo conto che comporre sinfonie e concerti per pianoforte e orchestra sia un gesto artistico folle, oltre che molto impegnativo».

Chi la ama alla follia, perché la ama? E chi la detesta, perché la detesta?

«I miei fan vivono la mia musica come una esplosione di emozioni, e alla fine del concerto mi ringraziano con le lacrime agli occhi. Chi mi detesta non riesco a capirlo: se un artista non mi piace lo ignoro semplicemente».

Cosa pensa dei giovani pianisti italiani? Ci sono? Come sono?

«Sinceramente, non ne conosco, ma questo dipende soprattutto dalla mia attitudine a vivere in isolamento. Magari l’ esecuzione del mio concerto per pianoforte e orchestra può essere l’occasione per coinvolgere, conoscere giovani pianisti italiani e magari regalare loro una ribalta».

L’ hanno definita un musicista “minimalista, edulcorato e accattivante”. Cosa ne pensa?

«Mi hanno anche definito Mozart 2.0, ed è molto carino il riferimento all’era del web».

Il pubblico, il suo pubblico, è uguale in tutto il mondo o nota atteggiamenti diversi del suo pubblico, a seconda dei paesi?

«A Los Angeles, al termine di un mio concerto in uno strano teatro, il pubblico sollevò i boccali di birra in segno di approvazione. In Italia ci abbracciamo, in Oriente invece la garbata distanza è colmata da un reciproco inchino».

 













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