Storie & Volti

Filodrammatiche, 75 anni di teatro amatoriale trentino attraverso sei presidenti

Da Angelo de Gentilotti a Gino Tarter, passando per Mario Roat e Gigi Cona: così è nato un movimento da 120 gruppi e 5 mila iscritti

LE FOTO. Ecco i sei presidenti della Cofas



TRENTO. Dopo aver narrato l’intensa, straordinaria e purtroppo breve storia di Mario Roat (1920-1977) - attore, regista, commediografo, anima della Cofas, fondatore e guida per decenni della Compagnia teatrale Gad Sperimentale Città di Trento -  ecco la storia dei sei presidenti che hanno guidato le Compagnie Filodrammatiche Associate. 

 

Scrive Gino Tarter, attuale presidente della Cofas, che compie 75 anni, in uno dei periodi più bui della storia non solo sua ma del teatro, dello spettacolo in generale, ricordando i suoi 6 predecessori: “Quando l’amico Gigi Cona mi mise al corrente dell’intenzione di scrivere un libro che ricordasse i protagonisti che hanno fatto la storia del teatro amatoriale trentino, chiedendomi un parere in merito ed anche un eventuale sostegno da parte della Cofas per la sua pubblicazione, da un lato ebbi un sussulto di gioia e di entusiasmo, perché l’idea era affascinante. Poter recuperare infatti la memoria di tanti personaggi e filodrammatici che hanno contribuito, con la loro genialità, a scrivere la storia del teatro amatoriale trentino, era parte dei nostri sogni, dall’altro però mi preoccupava il grande lavoro di ricerca che ciò comportava, avendo conoscenza anche della scarsa documentazione a disposizione, rischiando di dimenticare qualcuno o di non essere rigorosamente obiettivi con tutti. Ma conoscendo Gigi, uomo che si impegna strenuamente e puntigliosamente e che non si arrende facilmente, ho messo da parte le preoccupazioni e ho dato l’assenso, fin da subito, al sostegno dell’opera perché ero sicuro del risultato”.

 

Parlando di protagonisti del teatro amatoriale trentino, non possiamo non ricordare la Cofas - Compagnie Filodrammatiche Associate, nata il 15 dicembre 1946, che con la sua azione di stimolo diretto alla promozione e diffusione del teatro in Trentino, ha creato quell’humus necessario in grado di favorire la nascita di numerosi gruppi teatrali, le filodrammatiche, che hanno permesso il rifiorire dei tanti personaggi, “I protagonisti nell’effimero” appunto, come li definisce l’autore. Oggi, essa è il centro di riferimento e di guida per la quasi totalità delle filodrammatiche attive sul territorio. Uno dei meriti è stato quello di aver alimentato lo spirito aggregativo favorendo la nascita di molti gruppi filodrammatici, che da una trentina, quali erano all’inizio, oggi sono diventati 120, con oltre 5.000 iscritti, costituendo una rete diffusa capillarmente su tutto il territorio, in grado di fornire con il teatro ed i suoi valori culturali e sociali, anche le località più lontane dai centri urbani, rappresentando per il Trentino una grande ricchezza, sia dal punto di vista culturale che sociale.

Legati alla Cofas sono i fondatori ed i presidenti che si sono alternati nel tempo; credo che anche costoro possano essere considerati dei protagonisti.

Tre sono i fondatori che più conosciamo: Mario Roat, don Onorio Spada e Fabio Trotter. I primi due ci hanno lasciato da tempo e nello stesso anno e seppur in mesi diversi, il giorno 25, don Onorio Spada il 25 febbraio 1977 e Mario Roat il 25 ottobre.

I presidenti della Cofas che si sono succeduti negli anni sono sei.

Angelo de Gentilotti, conosciuto da tutti come autore di testi teatrali trentini, in particolare per il noto testo “En malgar, ma che om”, peccato che manchi la documentazione del suo operato all’interno della Federazione.

Remo Dallapè, anche di lui manca la memoria storica ma si sa che fu direttore delle Poste Centrali di Trento.

Mario Roat dal 1957 al 1977. Riconosciuto da tutti quale vero fondatore della Cofas, sia dal punto di vista degli ideali e visione del teatro, che dalla competenza e preparazione artistica. Colui che più di altri ha lasciato una sua impronta nel teatro amatoriale trentino e nella Cofa. Con lui nasce Teatro per Idea, dal motto che amava ripetere spesso, non Teatro per Teatro ma Teatro per Idea. Sognava un teatro che fosse sempre stimolo e spunto per una crescita culturale. I rapporti con le Associate li teneva principalmente per via epistolare, ma non mancavano raduni di valle, incontri formativi da lui stesso tenuti assieme ad altri componenti della sua compagnia, il Gad Sperimentale Città di Trento. Allo scopo di educare le filodrammatiche al teatro e fornire allo stesso tempo una formazione visiva, faceva circuitare, su tutto il territorio trentino, i propri spettacoli portati in scena con la sua Compagnia il Gad Sperimentale Città di Trento, quale esempio da seguire per tutte le Filodrammatiche trentine.

Un personaggio, che ha tenuto alto il vessillo del Teatro Trentino ed ha fatto scuola a tutti con la sua genialità. Peccato che ci abbia lasciati prematuramente.

Lanfranco Piraino da novembre 1977 a maggio 1986. Ha avuto il merito di rilanciare la Cofas del dopo Roat sia dal punto di vista organizzativo che dell’attività teatrale. Sotto la sua guida la Cofas è cresciuta notevolmente in numero di Associate e di proposte teatrali. Una delle sue prime iniziative è stata quella di raggiungere un accordo con la proprietà del Teatro S. Marco di Trento affinché potesse venir usato dalla Cofas. Il teatro in disuso da un anno, durante l’estate 1978, viene ripulito, disinfestato e reso agibile grazie al lavoro di alcuni componenti il Consiglio Direttivo. Qui ebbero inizio le prime edizioni della storica Rassegna “Mario Roat”, in ricordo del fondatore e della Rassegna “Pentagono Teatrale”, alla quale venivano anche invitate compagnie d’importanza nazionale. Divenne anche la sede di svolgimento dei corsi di approfondimento delle tecniche teatrali di base. Nasce con lui il Concorso biennale Cofas per testi inediti di autori trentini. Viene potenziata la biblioteca Cofas recuperando testi in dialetto e mettendo a disposizione delle compagnie oltre 3.000 testi in italiano, dei quali molti di sua proprietà. Viene realizzata la “Due Giorni Teatrale Trentina”, raduno convegnistico con tutte le filodrammatiche, allo scopo di rilanciare il teatro amatoriale trentino. Nasce la collaborazione con il “Sipario d’Oro”, organizzato dalla Compagnia di Lizzana. Viene pubblicato il volume “Quarant’anni di Teatro per Idea”. 

Luigi “Gigi” Cona, presidente e regista della Filo “La Logeta” di Gardolo, ha guidato la Cofas dal maggio 1986 all’aprile 1996. Primo atto del suo mandato è stato quello di imprimere nuovo slancio e nuova vitalità, compiti che assolse con successo. Altro compito importante è stata la ricerca di una sede, di cui l’associazione era sprovvista, che è stata trovata in Piazza General Cantore e trasferita successivamente in via Brennero e poi in viale Rovereto in un ambiente più confortevole. Durante il suo mandato la Cofas aumenta numericamente raggiungendo il numero massimo di compagnie affiliate. Sono stati intensificati i corsi di formazione sull’approfondimento delle tecniche teatrali di base. Hanno visto la luce le manifestazioni: “Trento Teatro Festival” - festival nazionale di Teatro Amatoriale; la “Passerella Teatrale”, organizzata in collaborazione con la Filodrammatica “La Nossa Trent” di Trento; “Festa Teatro Ragazzi”, organizzata dalla Filo “Vi.Va.” di Vigolo Vattaro; l’allestimento dello spettacolo “Fischia il vento” di Adriana Zardini, vincitore del Concorso Autori indetto appositamente per scegliere lo spettacolo da rappresentare in occasione del 50° di fondazione Cofas. Diede inizio alla fornitura delle attrezzature tecniche alle Associate con il contributo della Provincia. Ha fatto pubblicare il volume “Dilettando educa”, curato da Bruno Sanguanini. Nasce la prima “Giornata Teatrale Trentina” con convegno a tema, un appuntamento che diverrà annuale, attraverso la quale nei dieci anni del suo mandato, si sono sviluppate le seguenti tematiche: “La regia”, “Autori a confronto”, “Il regista”, “Ieri, oggi, per una Cofas del domani”, “Teatro amatoriale a confronto”, “Ruolo socio-culturale delle filodrammatiche nella comunità”. Riceve dal Commissario del Governo le insegne di Cavaliere al Merito della Repubblica e dalla Presidenza della Regione una targa in segno di riconoscenza e gratitudine per il lavoro svolto. 

Infine Gino Tarter, attuale presidente, attore appartenente alla Compagnia “Gad Città di Trento”, in carica dall’aprile 1996. “Diventato presidente mi sono subito impegnato con gli amici del Consiglio Direttivo nei preparativi per i festeggiamenti del 50° di Fondazione Cofas in particolare in alcune iniziative urgenti, quali: organizzazione del Convegno tenutosi a Predazzo il 2 giugno dove la Cofas è nata, dal titolo “Ritorno alle radici”, ospiti illustri fra i relatori: Fabio Trotter, uno dei fondatori della Cofas, Elio Fox e Gabriella Scalfi; organizzazione in collaborazione con la Rivista di teatro Hjstrio, del convegno nazionale “Il Territorio dei Teatri – I Teatri del Territorio”, al quale hanno partecipato autorevoli personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, nazionali e locali. Obiettivo del Convegno è stato quello di stimolare le istituzioni a formulare una legge sulla prosa e a tal fine è stata stilata la “Carta dei diritti del teatro amatoriale”, che è stata inviata alla Presidenza del Consiglio, al Dipartimento dello Spettacolo, alla Commissione Cultura del Parlamento e agli Enti del territorio; organizzazione della “Rassegna del 50°” alla quale hanno partecipato 8 compagnie in rappresentanza di altrettante valli del territorio trentino; realizzazione della “Mostra del 50°”, una esposizione di foto di tutte le Compagnie Associate alla Cofas curata da Piergiorgio Lunelli.  Passata l’emergenza del 50° di Fondazione Cofas ci si è impegnati a dar vita ad un percorso culturale suddiviso in diversi progetti, ciò per accedere ai finanziamenti necessari per sviluppare al meglio l’attività di supporto alle associate, in modo da raggiungere risultati qualificanti. Di seguito le sezioni attraverso le quali si sono sviluppati i progetti culturali Cofas: Comunicazione (programmazione, organizzazione e coordinamento) – Formazione – Produzione – Promozione - Ricerca & Sviluppo dell’Innovazione – Solidarietà.

Iniziative più rilevanti di questi ultimi 16 anni, che si sono aggiunte a quelle consolidate negli anni precedenti: Miglioramento dell’organizzazione, da un lato definendo ruoli, funzioni e aree di competenza di tutti i volontari soci impegnati, dall’altro rendendo più efficiente l’ufficio centrale, organo propulsore e motore di tutta l’attività Cofas, dotandolo dei più moderni strumenti di lavoro e di informatizzazione. Si è anche reso necessario ricercare una nuova sede più ampia in grado di accogliere in spazi adeguati una organizzazione complessa come quella della Cofas, che deve fornire adeguati servizi a 120 compagnie associate con oltre 5.000 soci. Nascita del notiziario News Teatro per Idea, con l’intento di migliorare la comunicazione, che ha affiancato la rivista Teatro per Idea. I corsi di formazione teatrale vengono proposti a più livelli, in forma sistematica e continuativa: Laboratori Teatrali Provinciali; Corsi di Zona per l’approfondimento delle tecniche teatrali di base; Interventi di Supporto Tecnico nelle singole compagnie, in particolare quelle di nuova costituzione; Interventi di Supporto Tecnico per l’allestimento di spettacoli coinvolgenti bambini e ragazzi. Nasce il primo concreto rapporto di collaborazione con le Scuole Superiori Provinciali, attraverso il progetto “Giovani a Teatro – Teatro a Scuola” che culmina con la realizzazione del “Meeting la scuola a teatro” per il debutto degli spettacoli teatrali allestiti all’interno degli Istituti, proposto alla fine di ogni anno scolastico. Prende il via una collaborazione tra Cofas, Centro S. Chiara, Coordinamento Teatrale Trentino e Comuni di Trento e Rovereto, finalizzata ad un progetto di formazione teatrale denominata: “Le vie del Teatro”, che però si esaurisce dopo la prima esperienza. Molte le produzioni teatrali incentrate, principalmente, al recupero della memoria su personaggi e vicende del territorio trentino. 

La Cofas comunque esprime grande riconoscenza a tutti i Filodrammatici, che a vario livello, si sono impegnati nel teatro e nella sua diffusione sul territorio trentino ed anche alla Provincia - Assessorato alla Cultura, per il sostegno finanziario a supporto dell’attività teatrale svolta, rendendosi in questo modo essa stessa “protagonista nell’effimero”.













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